«Sono tremendamente pigro, sono un figlio del divano. Già fare 4 puntate su Rai1 una volta alla settimana per me era uno sforzo incredibile. È andata a finire che ho cucinato 3 puntate a settimana, di fila per giunta. Eravamo partiti da 50 minuti e siamo arrivati a 1 ora e 40. Per non farmi mancare niente ho proposto pure la striscia mattutina di Viva Asiago 10! Un deficiente proprio...». «Quando Salini (l’amministratore delegato Rai) mi ha chiamato pensavo mi offrisse il “solito” varietà del sabato sera di Rai1. Invece - ricorda Fiorello - mi ha parlato di RaiPlay e in 5 secondi ho accettato. È stata una spinta a cambiare, i tempi erano serrati, era tutto più veloce. È più bello avere meno tempo, ma fare più cose, tanti momenti di spettacolo che si possono tagliare in piccoli contributi da far girare sul web».
© RIPRODUZIONE RISERVATA