Avremmo riso se ci avessero detto che presto avremmo preferito il treno, trovato i posti assegnati, una buona qualità di viaggio, wi-fi a bordo (non sempre affidabile), che in due ore saremmo arrivati a Bologna e in tre a Milano Centrale. Abituati a mamma “Ferrovie”, non avremmo creduto che la concorrenza sarebbe arrivata, mantenendo accettabile il costo del biglietto. Oggi l’affollamento dei treni sta causando più di un problema sulle linee, ma il cambiamento è innegabile. Allo stesso modo, sono esplosi i fenomeni imprevisti dei bus low cost sulle lunghe tratte e del car, moto e bike sharing nelle grandi città. Prevedere cosa succederà negli anni Venti non è semplice. Ma l’importante è partire.
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