Due sono - per gli organizzatori - i tratti identitari della manifestazione orvietana presenti anche quest'anno come in tutte le precedenti ventisei edizioni. Il primo: musica di generi diversi ma sempre di alto livello. La proposta artistica del festival non ha mai deviato dalla ricerca della qualità, spesso coniugata con formule originali e con la presenza di musicisti emergenti sulla scena italiana e internazionale. Il secondo: musica diffusa nel tempo e nello spazio, ambientata in alcuni dei luoghi più belli e importanti del centro storico, in una ideale simbiosi di arte, cultura, qualità della vita.
Poche città come Orvieto - evidenziano sempre gli organizzatori -, frutto di una complessa e affascinante stratificazione di tremila anni di storia, si prestano così bene a questa operazione, che si traduce nella formula che ha fatto di Umbria Jazz una manifestazione dal fascino unico.
In programma nella prima giornata di festival due tra i concerti più attesi: al Teatro Mancinelli sono infatti in programma gli omaggi a Mina e ai Beatles.
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