Raffaello, 500 anni dalla morte: tutti gli eventi tra Quirinale, Vaticano, Domus Aurea e Appia Antica

Madonna del Granduca, Raffaello, Galleria degli Uffizi
di Laura Larcan
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Giovedì 26 Dicembre 2019, 12:18
Date a Raffaello quel che è di Raffaello, almeno a Roma sembra essere il leitmotiv delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte. Le Scuderie del Quirinale si apprestano ad orchestrare una, pardon, “la” grande mostra sull’artista urbinate, puntando a raccogliere nella Capitale prestiti italiani e stranieri. Dopo l’anticipazione del Messaggero, sono arrivati, ieri, i primi dettagli ufficiali sull’evento (al pubblico dal 5 marzo) che vuole inanellare sotto la cura di Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro ed un illustre comitato scientifico, quasi duecento opere, di cui un centinaio tra quadri e disegni di mano del Divin Pittore.

Se gli Uffizi, che fanno la parte del leone, garantiscono, oltre alla Velata, la Madonna del Granduca e ben quaranta disegni (ma non i ritratti dei coniugi Doni e la Madonna del Cardellino), voleranno a Roma la Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, la Madonna della Rosa dal Prado. «Risultato del grande sistema dei musei statali», commenta Mario De Simoni presidente di Ales, società in house del Mibact che gestisce le Scuderie del Quirinale.

A corredo della rassegna, Raffaello potrà contare a Roma anche su altri piccoli grandi appuntamenti. Del tutto suggestivo si prefigura a marzo la mostra alla Domus Aurea, “ Raffaello e l’invenzione delle grottesche”, che si svilupperà nella Sala ottagona: qui istallazioni multimediali ricostruiranno l’epopea della scoperta della reggia di Nerone e delle sue sublimi decorazioni da parte di Raffaello e dei suoi collaboratori.

E del sommo artista verrà ricordato il suo ruolo di “sovrintendente” al patrimonio di Roma. Lo farà il parco archeologico dell’Appia Antica, dal 25 aprile alla Villa romana Capo di Bove. Cuore della mostra sarà la lettera di Raffaello e Baldassarre Castiglione a Leone X, scritta nel 1519: «Uno dei cardini della storia della tutela archeologica», la definiscono gli storici. Si indagherà così l’attività svolta da Raffaello lungo la Regina Viarum, presentando una ristretta selezione di disegni e testi legati anche alla figura di Pirro Ligorio.

Chiaro che ci si aspettano contributi preziosi anche dalla Villa Farnesina, quanto ai Musei Vaticani l’agenda dei progetti nel 2020 per l’anno Sanzio è fitta, sotto la guida di Barbara Jatta.
L’intero ciclo di arazzi disegnati da Raffaello per Leone X, oggi nella Pinacoteca Vaticana, tornerà al luogo d’origine, sulle pareti della Cappella Sistina, dal 17 al 23 febbraio. La Pinacoteca Vaticana inaugurerà la nuova Sala Raffaello, insieme alla conclusione del restauro della Pala Oddi con l’Incoronazione della Vergine. Qui, le opere recupereranno le cornici dorate del vecchio allestimento. Si concluderà il complesso restauro della Sala di Costantino, mentre dal 20 al 22 aprile si aprirà un convegno internazionale su Raffaello in Vaticano. Spazio alla didattica tematica per le scuole, e nuovo cantiere di restauro per il cortile del Bramante.
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