L’operazione, si legge in una nota di Eni, consentirà ai partner di creare una significativa piattaforma di sviluppo di nuovi progetti da fonte rinnovabile in un mercato evoluto e con importanti aspettative di crescita come quello degli Stati Uniti e agire attraverso una nuova società in grado di coprire le fasi di sviluppo, costruzione, finanziamento di nuovi progetti unendo il know-how di Falck Renewables negli asset rinnovabili con le competenze tecnologiche e finanziarie di Eni. «Siamo entusiasti di iniziare a collaborare in maniera mirata con Eni che, come noi, ha l’obiettivo di contribuire alla transizione energetica e di essere un attore di riferimento nel settore delle rinnovabili - spiega Toni Volpe, amministratore delegato di Falck Renewables -. Siamo estremamente interessati a mettere a fattor comune competenze e ambizioni delle due aziende creando una società di sviluppo agile, focalizzata e con obiettivi chiari in uno dei mercati più dinamici e prospettici a livello mondiale».
Con l’accordo si punta inoltre ad accelerare il processo di crescita di Eni e Falck Renewables nel Paese e contribuire al raggiungimento dei rispettivi obiettivi in termini di capacità installata e generazione di energia verde.
La nuova piattaforma, basata su una governance congiunta ha l’obiettivo di sviluppare, almeno 1 Gw di progetti entro la fine del 2023. Ene Us e Frna avranno a disposizione varie opzioni per poter acquisire dalla società costituita i progetti che potranno essere realizzati e consolidati integralmente o da Ene Us (al 100%) o da Frna (sia al 100% sia con una quota di minoranza di Ene Us al 49%). Il finanziamento della società di sviluppo congiunto e i suoi proventi saranno divisi pariteticamente tra i soci. La cessione a Ene Us del 49% delle quote di partecipazione degli asset esistenti di Frna riguarda un portafoglio complessivo di 112,5 Mw, composto da cinque impianti fotovoltaici in esercizio in North Carolina e in Massachusetts, uno dei quali, Middleton (Massachusetts), con stoccaggio di energia di 6,6 Mwh. Tali impianti continueranno a essere gestiti, controllati e consolidati da Frna, che ne deterrà il 51%. Il valore totale pagato da Ene Us a Frna sarà pari a circa 70 milioni di dollari al closing, comprensivo di un controvalore di uno stock di pannelli solari pari a circa 12,7 milioni di dollari, e sarà soggetto ad aggiustamento in linea con la prassi di mercato. Il closing è soggetto ad alcune condizioni sospensive ed è atteso entro il primo trimestre 2020.
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