I tecnici hanno illustrato ai presenti le fasi del programma annunciando che, tra gennaio e febbraio, partiranno gli interventi diretti dopo la fase preliminare di questi mesi. Pronte le azioni di messa in sicurezza dei siti contaminati. Già partito quello di Colleferro, in procinto di iniziare quelli all'ex Polveriera di Anagni, l'ex Cartiera di Ferentino e l'ex Industrie Olivieri di Ceprano.
Saranno implementate le indagini epidemiologiche (contando su risorse specifiche per 1.700.000 euro). Fin ora analizzati 200 campioni d'acqua e 400 di suolo. Inoltre, è intenzione della Regione Lazio prorogare l'accordo oltre la scadenza prevista nel 2023.
A disposizione ci sono in tutto 54 milioni di euro, da impiegare nei12 i siti da bonificare, ma nel piano rientrano anche varie zone agricole e flussi idrici. I lavori sono svolti in coordinamento dall'Istituto Nazionale di Sanità, l'Istituto Zooprofilattico Nazionale, Arpa Lazio, Ispra e l'Asl Frosinone. Quest'ultima si occuperà prevalentemente del monitoraggio dei generi alimentari e dei pozzi.
I lavori quindi procedono senza intoppi e negli ultimi tempi l'attenzione degli organi locali è sempre maggiore. Ciò dà speranza ai sindaci della Valle del Sacco, alcuni dei quali presenti all'incontro.
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