Assegnati 110 nomi a stelle ed esopianeti: l'Italia vince con i fiumi della Divina Commedia Lete e Flegetonte

Un poster della Nasa di un immaginario pianeta extrasolare
di Enzo Vitale
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Mercoledì 18 Dicembre 2019, 14:21

Dante e la Divina Commedia oltrepassano i confini dell'Universo e danno il nome a un Sistema solare sperduto negli angoli più remoti della galassia. Nome della stella: Flegetonte. Nome dell'esopianeta: Lete.
Sono questi i nomi che l'Italia ha scelto per il Sistema planetario composto da un astro e un pianeta che fino ad ora erano stati definiti con la più fredda sigla HD102195. Si tratta di una nana arancione, distante circa 95 anni luce dalla Terra che si trova nella costellazione della Vergine, e il suo pianeta grande circa la metà del nostro Giove. Il minuscolo e remoto sistema planetario era stato assegnato proprio all'Italia nell'ambito del concorso mondiale NameExoWorlds, la competizione indetta dall'Unione astronomica internazionale (Iau, International Astronomical Union), nel suo centesimo anniversario, per dare un nome a un pianeta extrasolare e alla sua stella.

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IL CONCORSO
Al concorso hanno partecipato ben 110 nazioni e ad ognuna è stato dato, come nel caso del nostro Paese, un sistema stellare che fino ad ora era contrassegnato da una sigla e dei numeri.
Vi hanno preso parte singoli, gruppi, classi e intere scuola. Le regole della Iau erano molto semplici: i nomi proposti dovevano essere due ed entrambi legati dallo stesso tema: uno per l’esopianeta ed uno per la stella. Ieri (17 dicembre) è uscito il verdetto con i 100 nomi vincitori del contest spaziale.

I NOMI DELL'ITALIA E IL VINCITORE
Per l'Italia dunque Flegetonte e Lete. A salire sul gradino più alto è stata la proposta di Elia Ceci, 18 anni, studente dell’ultimo anno di liceo scientifico a Cupramontana, in provincia di Ancona: «I due nomi fanno riferimento ai fiumi e a divinità infernali, ripresi poi nella Divina Commedia di Dante -ha detto Elia-. Flegetonte è il fiume di fuoco scelto per la stella in quanto, nell’immaginario comune, esse vengono assimilate a grandi palle di fuoco, mentre Lete è il fiume dell’oblio composto da nebbie scelto per il pianeta in quanto ricorda la sua composizione gassosa». Elia Ceci ha dovuto "combattere" contro le altre due proposte tricolori: Aureus-Denarius e Pulcinella-Arlecchino. In ogni caso per tutti e tre i finalisti italiani ci saranno dei premi: Elia, oltre all’onore di veder chiamato il pianeta con il nome da lui proposto, ha vinto viaggio al Telescopio nazionale Galileo – il più grande telescopio italiano – «dove, sotto la guida dello staff del telescopio -si legge in una nota dell'Inaf-, potrà partecipare a un paio di notti osservative, e chissà, magari assistere anche alla scoperta di qualche nuovo pianeta. Per il secondo e il terzo ci sono abbonamenti per un anno ad alcune riviste scientifiche e la possibilità di compiere una visita a una delle sedi dell'Istituto nazionale di astrofisica».


(I nomi di stella ed esopianeta assegnati dall'Italia)

I PARTECIPANTI E I NUMERI
Negli oltre 110 Paesi che hanno aderito al concorso hanno partecipato quasi 800 mila persone che hanno avanzato le proposte più disparate. Ne sono pervenute 360mila di cui 600 dall'Italia . Dopo la prima scrematura in 420mila hanno poi votato i loro nomi preferiti.


(Elia Ceci, lo studente del Liceo scientifico di Cupramontana
che ha ideato i nomi della stella e del suo esopianeta)

LE ALTRE NAZIONI
Alla Nuova Zelanda, ad esempio, era toccato il pianeta HD 137388A intorno alla stella HD 137388 della costellazione australe dell'Uccello del Paradiso ribattezzati in lingua Maori con Karaka (la stella) e Kererù (il pianeta). Per gli Stati Uniti al sistema HD 17156 nella costellazione di Cassipeia sono stati appioppati i nomi di una comunità dell'Alaska: Nushagak (stella) e Mulchatna (pianeta). All'Irlanda il pianeta Hat-P-36b in orbita attorno alla stella Hat-P-36, nella costellazione dei Cani da Caccia, ai quali sono andati i nomi di due cani mitologici: Bran per il pianeta e Tuiren per la stella. In Giordania, invece, nomi di antiche città e aree protette nel sud del paese: Wadirum per l’esopianeta Wasp-80b e Petra per la sua stella, nella costellazione dell’Aquila. In Malesia, nomi di pietre preziose (in lingua malese) per l’esopianeta Hd 20868 b (Baiduri) orbitante attorno alla stella Hd 20868 (Intan), nella costellazione della Fornace. E in Burkina Faso i nuovi nomi per il pianeta Hd 30856 b (Nakambé) e per la sua stella Hd 30856 (Mouhoun) si riferiscono ai grandi fiumi del paese: non a caso, il sistema planetario si trova nella costellazione dell’Eridano (il fiume). L'elenco completo dei nomi si può trovare qui.

(La riproduzione immaginaria della superficie di un esopianeta)

GLI ESOPIANETI
Attualmente gli esopianeti scoperti sono 4.104 (confermati e validati attraverso due o più metodi di osservazione;  4.829 quelli candidati e potenziali pianeti scoperti ultimamente, mentre i sistemi planetari individuati sono 3.047, ovvero i numeri delle stelle in cui sono stati individuati esopianeti. Il primo esopianeta scoperto è stato il cosiddetto 51 Pegasi b, individuato dopo una serie di osservazioni, il 5 ottobre del 1995, da Michel Mayor e Didier Queloz dell'Osservatorio di Ginevra in Svizzera.

enzo.vitale@ilmessaggero.it

 

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