Chiara Costantini, infatti, pare abbia rifiutato l'incarico, cogliendo di sorpresa il primo cittadino, poco abituato ai rifiuti e mettendolo in difficoltà a portare a termine una riorganizzazione con la quale in un colpo solo avrebbe potuto far tornare all'ovile Simone Fratini e Chiara Costantini, appena separatisi dal gruppo di maggioranza, confluendo in quello di Fratelli d'Italia. Il rifiuto della consigliera Costantini, dunque, complica le cose al sindaco leghista. Qualora voglia portare a compimento il suo disegno, obbligato a tenere due donne in giunta, sarà costretto a cercare un assessore esterno. O sperare in una nuova spinta vocazionale di Cuneo e Trambusti, disposte a far finta che il suo benservito non sia mai esistito e non soltanto perché Costantini abbia detto no. Il rimpiazzo delle assessore non è, infine, l'unica mossa messa in campo da Basilicata.
Avrebbe contemporaneamente proposto all'assessore Tony La Torre di tornare alla Cultura. Per lo sfiduciato dal consiglio comunale, Marco Marinangeli, invece, avrebbe in serbo addirittura una promozione: l'assessorato ai Lavori pubblici. Mentre la complessa delega allo Sport che è costata la sfiducia a Marinangeli, il sindaco vorrebbe donarla insieme alla carica di vicesindaco a Giacomo Corradini. E se pure Corradini rifiutasse? Abracadabra, Hocus pocus.
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