All'inizio il giovane non sembrava essere in pericolo di vita, ma con il passare dei giorni il suo quadro clinico sarebbe peggiorato. Sul posto erano intervenuti i carabinieri di Alba Adriatica che avevano dato il via alle indagini insieme ai colleghi del nucleo investigativo del comando provinciale di Teramo e ieri, grazie alla visione delle telecamere di sicurezza del locale notturno erano riusciti a risalire all'identità dei quattro. I militari sono riusciti anche a risalire al motivo della violenta aggressione: si tratterebbe di un regolamento di conti in piena regola tra connazionali. Infatti lo scorso 16 marzo, il 38enne ridotto in fin di vita si era a suo volta reso protagonista di una rissa, accoltellando un connazionale di 27 anni che dalle indagini è risultato essere un parente di due dei fermati della giornata di ieri.
A risalire al 38enne erano stati sempre i carabinieri di Alba Adriatica, grazie alla visione delle telecamere, e che lo avevano poi raggiunto il giorno dopo nella sua abitazione. L'uomo ammise le sue responsabilità ma venne solo denunciato in quanto era ormai trascorsa la flagranza di reato. Nel weekend scorso è andata così in scena una violenta spedizione punitiva per vendicare l'aggressione subita dal parente. Per tutti gli indagati, alcuni, da quanto si apprende, già trasferiti in carcere a Castrogno, si prospetta il reato di tentato omicidio e nei prossimi giorni compariranno davanti al giudice per l'udienza di convalida.
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