Mes, ok Eurosummit a modifiche chieste da Conte. «Ma tabella di marcia non cambia»

Mes, Conte a Bruxelles chiede di modificare le dichiarazioni dell'Eurosummit
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Venerdì 13 Dicembre 2019, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 19:04

L'Eurosummit ha accolto le richieste di Conte di modifiche al testo sul Mes. Conte ha chiesto nel suo intervento «una modifica del punto 2 delle conclusioni in modo da dare atto che c'è ancora da lavorare per la revisione del Mes». 

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«Incoraggiamo l'Eurogruppo a proseguire il lavoro sul pacchetto di riforme del Mes, in attesa della procedure nazionali, e di continuare a lavorare su tutti gli elementi di un ulteriore rafforzamento dell'Unione bancaria, su base consensuale», si legge nelle conclusioni dell'Eurosummit. «Incoraggiamo che sia portato avanti il lavoro su tutti questi temi su cui torneremo al più tardi entro giugno 2020», aggiungono i leader. Prima della modifica il testo recitava: «Chiediamo all'Eurogruppo di finalizzare il lavoro tecnico riguardante il pacchetto di riforme...». 

L'Eurosummit ha quindi accolto la proposta italiana, rendendo più esplicito il concetto che il negoziato deve proseguire e non finire a gennaio non cambia però la tabella di marcia che si è dato l'Eurogruppo per l'approvazione, ovvero resta l'idea di avere un accordo finale entro i primi mesi del 2020.

Sul Mes sono stati fatti «importanti progressi» ma «dobbiamo continuare a lavorare a livello di ministri», ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel al termine del vertice Ue senza indicare alcuna data per la conclusione del negoziato e la firma dell'accordo. «Dobbiamo fare progressi», ha detto ancora Michel anche sull'Unione bancaria e il bilancio dell'Eurozona. «Non è facile ma dobbiamo lavorare per un buon accordo».


Con il nuovo anno l'Italia si farà promotrice di un rilancio sul negoziato sull'Unione bancaria, ha detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte all'Eurosummit parlando del «pacchetto» di riforme che include l'Unione bancaria. Il premier ha «ricordato - a quanto viene riferito - che il Parlamento italiano, sia a giugno sia mercoledì, ha espresso una chiara opzione per la logica di pacchetto in modo da riservarsi una valutazione complessiva dei vari elementi del processo di riforma».

 


Conte, a quanto viene riferito, è intervenuto tra i primi e ha valutato lo stato sin qui raggiunto nell'ambito del processo di completamento dell'Unione Economica e Bancaria. Si è soffermato, quanto alla revisione del Mes, su alcune questioni critiche, in particolare sulle Cacs anticipando l'importanza di articolare i creditori per classi omogenee. Ha incitato ad essere più ambiziosi con la proposta riguardante il Bicc (strumento di bilancio per la competitività e la convergenza) in modo da perseguire anche una funzione di stabilizzazione macroeconomica, con adeguate risorse. Ha anticipato che con il nuovo anno l'Italia si farà promotrice di un rilancio sul negoziato sull'Unione bancaria. 

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Conte spera di portare un ulteriore slittamento, a giugno, della firma del Mes. Altri mesi in più che serviranno non tanto per possibili modifiche, quanto per far progredire l'altro elemento del pacchetto: l'unione bancaria. L'Italia vuole lo scorporo degli investimenti verdi dal patto di stabilità, e si dice contrario a considerare il nucleare come parte del new green deal.
Ma è sulla Libia che il premier cerca il successo internazionale quando dice che a suo tempo aveva spiegato che Haftar non sarebbe riuscito a normalizzare il Paese in due settimane, e che ora quel via libera - dato soprattutto dalla Francia - ha peggiorato di molto la situazione.

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