Green Deal, intesa al vertice Ue: neutralità climatica entro il 2050

Green Deal, intesa al vertice Ue: neutralità climatica entro il 2050
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Venerdì 13 Dicembre 2019, 02:34
Dopo una lunga discussione conclusa all'una di notte il vertice Ue ha raggiunto un accordo a 27 per fissare al 2050 il raggiungimento dell'obiettivo della neutralità climatica dell'Unione. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. L'intesa, ha spiegato la cancelliera tedesca Angela Merkel, è stata trovata grazie a una soluzione di compromesso che ha consentito di superare le resistenze della Polonia: Varsavia avrà tempo fino a giugno 2020 per decidere sulla sua adesione alla strategia destinata a fare dell'Ue la prima regione al mondo a zero emissioni.

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si è detta molto soddisfatta per il «forte sostegno» ricevuto dai Paesi membri al suo Green Deal. E ha espresso la sua comprensione per la posizione della Polonia, un Paese «ancora fortemente dipendente dal carbone» e che per questo ha bisogno di più tempo per vedere quali saranno gli strumenti finanziari all'interno del fondi di transizione che la potranno accompagnare sulla strada della riconversione delle sue fonti energetiche.

A gennaio la Commissione, ha aggiunto poi von der Leyen, presenterà i primi provvedimenti destinati a dare concretezza alla strategia delineata nel Green Deal. «Sappiamo che gli sforzi da realizzare saranno enormi», ha detto ancora la presidente della Commissione. «Ma dobbiamo trasformare questi sforzi in opportunità perchè l'Ue vuole essere all'avanguardia nella lotta ai cambiamenti climatici».

Michel ha sottolineato l'importanza del consenso raggiunto dal vertice Ue ed ha ricordato che lo scorso giugno solo 24 Paesi erano favorevoli a impegnarsi per il raggiungimento della neutralità climatica dell'Unione entro il 2050.
Nelle conclusioni del vertice è stata data anche risposta alle preoccupazioni della Repubblica Ceca, ma anche della Francia, sulle prospettive dell'energia nucleare, affermando che il Consiglio europeo «rispetta i diritti di ogni Stato membro di decidere il suo mix energetico». In particolare, si legge ancora nelle conclusioni, «alcuni Paesi hanno indicato che useranno l'energia nucleare» come parte di questo mix.
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