La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si è detta molto soddisfatta per il «forte sostegno» ricevuto dai Paesi membri al suo Green Deal. E ha espresso la sua comprensione per la posizione della Polonia, un Paese «ancora fortemente dipendente dal carbone» e che per questo ha bisogno di più tempo per vedere quali saranno gli strumenti finanziari all'interno del fondi di transizione che la potranno accompagnare sulla strada della riconversione delle sue fonti energetiche.
A gennaio la Commissione, ha aggiunto poi von der Leyen, presenterà i primi provvedimenti destinati a dare concretezza alla strategia delineata nel Green Deal. «Sappiamo che gli sforzi da realizzare saranno enormi», ha detto ancora la presidente della Commissione. «Ma dobbiamo trasformare questi sforzi in opportunità perchè l'Ue vuole essere all'avanguardia nella lotta ai cambiamenti climatici».
Michel ha sottolineato l'importanza del consenso raggiunto dal vertice Ue ed ha ricordato che lo scorso giugno solo 24 Paesi erano favorevoli a impegnarsi per il raggiungimento della neutralità climatica dell'Unione entro il 2050.
Nelle conclusioni del vertice è stata data anche risposta alle preoccupazioni della Repubblica Ceca, ma anche della Francia, sulle prospettive dell'energia nucleare, affermando che il Consiglio europeo «rispetta i diritti di ogni Stato membro di decidere il suo mix energetico». In particolare, si legge ancora nelle conclusioni, «alcuni Paesi hanno indicato che useranno l'energia nucleare» come parte di questo mix.
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