David Tonizza, il pilota virtuale della Ferrari è campione del mondo

David Tonizza insieme al fratello e al padre
di Marco Gobattoni
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Giovedì 12 Dicembre 2019, 17:56
Negli anni Novanta, La Bouche, faceva danzare migliaia di adolescenti con il brano estivo Sweet Dreams: un dolce sogno. David Tonizza – non ancora 18enne – quella canzone non se la può ricordare, ma il suo sogno dolce lo ha afferrato lo scorso 4 dicembre. Il viterbese –al debutto nel campionato del Mondo della Formula 1 Esport Series– si è laureato numero uno del globo. Un successo straordinario ottenuto a Londra: il completamento di un percorso iniziato lo scorso settembre che ha portato il pilota viterbese al trionfo londinese. Ma andiamo con ordine: Tonizza, che ancora deve compiere 18 anni, ha realizzato il primo colpo a settembre del 2019: la stagione della Formula 1 Esports infatti, parte proprio in quel mese con la pro draft, una grande riunione stile Nba dove le scuderie più prestigiose colgono l’occasione per mettere sotto contratto i piloti più promettenti che poi prenderanno parte al mondiale. La prima scelta tocca alla Ferrari: la Rossa che fa battere il cuore a milioni di appassionati di motori e non, pesca il fiore David Tonizza, talento emergente dell’accademia di Esports guidata dall’ex pilota Ferrari Jean Alesi.

VIRTUALE
David, nella sua giovanissima carriera da driver virtuale, ha già vinto diversi campionati ai quali ha partecipato. Qui però stiamo parlando di altro: sponsor pesanti, arene di gioco sparse per il mondo e premio finale al vincitore di 500 mila euro. Tonizza diventa a tutti gli effetti un uomo Ferrari: la scuderia di Maranello – e questo basta a far capire l’importanza della competizione in questione – allestisce un settore specifico in fabbrica per consentire a David un’adeguata preparazione in vista del campionato. Il tutto accompagnato dal proseguo degli studi, che per i vertici Ferrari sono condizione imprescindibile per continuare a correre con l’effige del Cavallino Rampante stampata sul petto. Il mondiale, strutturato in dodici appuntamenti divisi in quattro eventi live, scatta l’11 settembre con il gran finale che si consuma proprio il 4 dicembre scorso.

IL SOPRANNOME
Tonizza, soprannominato “Tonzilla” per la mascotte che si porta sempre vicino come porta fortuna durante le gare, balza subito al comando del campionato mostrando tutte le qualità che la Ferrari aveva intuito prima degli altri. La qualità c’è: lo stile di guida – virtuale – ricorda quello aggressivo e fantasioso di Charles Leclerc; pilota che sta facendo innamorare i tifosi della Rossa. La battaglia è serrata, con il viterbese che deve vedersela con il rivale Frederick Rasmussen. Il testa a testa si protrae fino alle finali di Londra svoltesi il 4 dicembre scorso. Tre circuiti ufficiali su cui giocarsi il titolo di Campione del Mondo Esports: Suzuka, Austin e Interlagos, con i computer che riproducono fedelmente le piste dove sfrecciano i super eroi della Formula 1 reale. Il percorso è quello canonico: prove per la griglia e gara ufficiale. Sui circuiti di Suzuka e Austin Tonizza soffre, ma ad Interlagos sfodera una prestazione da fenomeno cogliendo prima la pole position e poi gestendo al meglio una gara che lo vede marcare stretto il rivale per il titolo Rasmussen. Al termine della lotteria dei pit-stop, Tonizza, esce davanti al rivale: Re David, soprannome coniato dalla Ferrari dopo il successo al primo colpo, si laurea Campione del Mondo.

PLURIDECORATO
Nemmeno il pluridecorato Lewis Hamilton, campione al secondo anno, era riuscito a vincere il campionato Esports Formula 1 al primo anno di partecipazione. Tonizza, impossibile da intervistare per la cortina di ferro alzata dalla Ferrari, attenta a prevenire il pericolo esaltazione dei suoi scudieri, ha rilasciato emozionate dichiarazione in perfetto inglese al termine delle finali. «Non è stato facile stare davanti fin dalla prima gara dell’anno – racconta il talento made in Tuscia – a Londra, nelle finali, ho dovuto lottare e devo ammettere che ho avuto paura di perdere il campionato. Fortunatamente sono riuscito a reagire e a gestire l’emozione che mi stava logorando. Voglio ringraziare tutti: Ferrari, FDA Hublot Esports Team e la mia famiglia per lo splendido lavoro svolto quest’anno: ancora non mi rendo conto; sono davvero felice». Molto emozionato anche il padre Alessandro, che nei giorni vissuti a Londra dice di aver perso dieci anni di vita. «Ancora minorenne e già Campione del Mondo, non riesco a crederci – commenta papà Alessandro – è entrato nella storia della Ferrari che lo ha accudito e seguito come un figlio. David ha avuto fin da piccolo la passione per i motori: insieme ai suoi due fratelli li ho visti sempre sfidarsi nel mondo del motorsport Kart. Purtroppo quello dei motori è un mondo costoso: molti talenti hanno rinunciato per problemi di budget, ma io non mi sono mai arreso e David ha trovato quest’altra strada culminata con l’ingresso nel mondo Ferrari. Ho trasmesso la passione dei motori ai miei figli: la nostra è una storia familiare, condividiamo gioie come quella immensa che David ci ha regalato il 4 dicembre».
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