Michelle Obama e George Bush: un'amicizia che vuole essere un modello per un Paese diviso

Michelle Obama e George Bush: un'amicizia che vuole essere un modello per un Paese diviso
di Anna Guaita
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Giovedì 12 Dicembre 2019, 00:39 - Ultimo aggiornamento: 00:47
NEW YORK – Un Paese diviso, una società frantumata in tribù, incapace di dialogare. Molti sostengono che gli Usa non siano mai stati così spaccati. E forse è per questo che Michelle Obama e George Bush fanno tanto notizia. L’ex first lady e l’ex presidente provengono da un background completamente diverso, e – stando al trend dominante nella società americana – non dovrebbero neanche parlarsi. Eppure non solo sono amici, ma ci tengono a farlo sapere e a difendere la loro amicizia come esempio per tutti: «Se noi siamo gli adulti, i leader, e se non siamo capaci di solidarietà e dignità, allora non possiamo aspettarcelo dai nostri bambini» ha spiegato Michelle.



L’amicizia fra la 55enne Michelle e il 73enne George si è andata costruendo negli anni, ma i primi passi li ha compiuti quando gli Obama erano ancora alla Casa Bianca. Da subito Michelle ha apprezzato il senso dell’umorismo dell’ex presidente, e lui scherzando ha raccontato: «Michelle si diverte alle mie battute e a me piacciono subito le persone a cui piace il mio senso dell’umorismo».

La loro amicizia è tornata sulle pagine dei giornali proprio in questi giorni, mentre il Paese è appiccicato alla tv a seguire il processo di impeachment di Donald Trump, e la lite fra i due partiti è quanto mai rovente. E’ stata la figlia di Bush, Jenna Bush Hager, giornalista del canale tv Nbc, a spingere Michelle a parlarne. La giovane ha chiesto alla ex fist lady di commentare la polemica esplosa perché la nota attrice e personalità televisiva liberal Ellen DeGeneres era stata vista a una partita di football seduta amichevolmente accanto a George Bush, con il quale scambiava risate e battute. «Anche lei è amica di mio padre – ha chiesto Jenna a Michelle -, come si sente davanti alle polemiche contro Ellen DeGeneres?»

Michelle è stata molto chiara nel rifiutare che le amicizie debbano essere «schierate». «Nè il partito, nè il colore della pelle, nè il genere ci separa – ha spiegato la ex first lady -. Condividiamo gli stessi valori di base anche se non le stesse posizioni politiche. Compassione, amore, senso di umanità».

Michelle e George sono destinati a incontrarsi spesso, perché il cerimoniale vuole che seggano accanto a tutte le funzioni ufficiali alle quali siano invitati gli ex presidenti. Funerali, inaugurazioni, feste nazionali, eccoli lì, Michelle sempre molto espansiva e spesso lo abbraccia, mentre lui ha l’abitudine di portare con sè delle mentine che le passa durante le funzioni. I video di questi scambi sono tutti diventati virali.

Michelle e George mantengono i loro rapporti su un piano di semplice umana simpatia. Ma non ci sono dubbi che a unirli ci sia anche la diffidenza per Donald Trump. E’ noto che la famiglia Bush non ha mai avuto simpatia per Trump, che durante le primarie del 2016 aveva trattato in modo offensivo Jeb Bush, fratello di George junior, e anche lui candidato nelle primarie repubblicane. Dal canto loro gli Obama non possono certo avere simpatia per un presidente che ha sempre avuto il dente avvelenato contro Barack e ha apparentemente come missione lo smantellamento delle leggi e delle riforme adottate dall’ex presidente.

Da qui forse quella «solidarietà» di cui Michelle parla. La signora Obama è stata molto eloquente nello spiegare come un ex presidente repubblicano conservatore e una ex first lady liberal possano incontrarsi a metà strada e diventare un esempio per una Nazione divisa: «Parliamo delle cose che abbiamo in comune, di come siamo stati tirati su, dei valori che abbiamo imparato a casa, delle persone che hanno avuto un impatto nelle nostre vite, delle cose che ci fanno paura e di quelle che ci danno coraggio. E così vediamo un pochino di noi l’una nell’altro e possiamo capirci meglio».




 

 
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