L’esposizione è nata anche dall’esperienza di Porte aperte in Rai, iniziativa che ha portato molti studenti, nel corso degli anni, a visitare la sede. «Parlando con i ragazzi mi sono accorto che per loro anche un 33 giri rappresenta una novità - spiega Mauro Ottonello, di Rai Way - e farlo sonare e spiegare le differenze nel suono può essere interessante». Il museo metterà a frutto anche l’esperienza delle persone Rai andate in pensione: «persone che hanno un bagaglio di esperienza incredibile - conclude Ottonello - e che sto contattando per far rivivere oggetti che abbiamo trovato ma dei quali non conosciamo l’uso».
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