Italiani da euroscettici a euroindifferenti, ma sulla moneta unica il giudizio è secco

Italiani da euroscettici a euroindifferenti, ma sulla moneta unica il giudizio è secco
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Martedì 10 Dicembre 2019, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 18:30

L'Italia resta nettamente poco favorevole all'Ue persino rispetto alla Grecia, paese che ha sofferto una crisi economica e sociale ben più grave e profonda, come conseguenza delle riforme imposte dalla Troika in cambio del salvataggio: i greci ritengono per il 47% che far parte dell'Ue sia una cosa buona, per il 40% sono indifferenti e per il 12% ritengono che sia un male.​ Ma l'ultima rilevazione di Eurobarometro diffufa oggi rivela una novità. Gli italiani più che euroscettici, sono euroindifferenti.

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I nostri connazionali, secondo l'ultima edizione del sondaggio diffusa oggi dal Parlamento Europeo, sono passati in maggioranza ad un atteggiamento di indifferenza nei confronti dell'appartenenza del Paese all'Ue: ben il 42% degli interpellati risponde che l'appartenenza dell'Italia all'Ue non è una cosa buona né cattiva, mentre solo per il 37% si tratta di una cosa positiva. Gli euroscettici, quelli che ritengono che far parte dell'Ue sia dannoso per il Paese, sono il 17%. Il restante 4% non sa o non risponde.

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Giudizio più secco sull'euro. Più di tre cittadini Eurozona su quattro pensano che l'euro sia una buona cosa per l'Unione europea. Lo indica l'ultimo sondaggio Eurobarometro. Rispetto al sondaggio dell'anno scorso, il consenso all'euro è aumentato di 2 punti percentuali: 76% contro il 74%. Si tratta della proporzione più alta dal 2010, condivisa da oltre 7 cittadini su 10 in tutti gli Stati membri con la sola eccezione dell'Italia (69%), Paese in cui si riscontra la maggiore quota di cittadini che considerano l'euro una cosa cattiva per la Ue (21%).

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