Alexia a Vieni da me: «Io, crollata dopo la vittoria a Sanremo»

Alexia a Vieni da me: «Io, crollata dopo la vittoria a Sanremo»
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Martedì 10 Dicembre 2019, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 21:49

Alexia a tutto tondo a Vieni da me. La cantante ligure ha ripercorso la sua lunga carriera, ma ha anche parlato anche della sua vita privata. Nel salotto di Caterina Balivo, Alexia ha raccontato cosa le è accaduto all’apice del successo: «Mi sono sentita un po’ svuotata, volevo vivere una vita normale: volevo vivere un amore vero e autentico, fare cose semplici, avevo voglia di maternità. Le due cose non erano conciliabili perché sono una pigra tremenda. La maternità ti fa maturare, ti fa capire che c’è tempo per ogni cosa: l’attesa è quella che ti fa maturare tanti pensieri».

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La cantante ligure ha poi parlato di suo marito Andrea Camerana: «Ci siamo conosciuti, abbiamo vissuto insieme e mi ha chiesto di sposarlo, in modo molto romantico». Alexia ha due figlie, Maria Vittoria e Margherita: «Adesso hanno capito, mi sono venute a vedere un paio di volte ed è stato molto bello ed emozionante. La più grande è un tantino più critica, a 13 anni sanno tutto, mentre quella di 8 anni è un amore: canta un sacco in casa, entrambe sono bravissime». In chiusura, una riflessione sulla sua carriera: «Non ho spesso scelto le persone giuste ed è colpa mia. Mio marito è il mio number one e sempre lo sarà». 

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«Quando mi chiedono le canzoni dance, sono felicissima: mi posso muovere, mi mantengo giovane», ha aggiunto poi la cantante, ripercorrendo i suoi primi passi: «Ho iniziato cantando da piccola piccola, ho canalizzato tutte le mie energie per raggiungere il mio scopo. Inizialmente ho provato a cantare in italiano, poi un produttore mi ha chiesto di iniziare a fare la vocalist. Col tempo, abbiamo iniziato a mettere in piedi un progetto e abbiamo fatto cose importanti». Nel 2003 Alexia ha vinto il Festival di Sanremo con il brano “Per dire no” e in molti ricorderanno le sue lacrime liberatorie. Dal 1994 la cantante non aveva mai avuto un momento di pausa, neanche quando nel 1995 perse suo padre. Così dopo la vittoria pagò lo scotto della fatica e dovette fare i conti con se stessa «A cominciare dal dolore per la morte di mio padre». Ad aiutare la cantante è stato un lungo persorso terapeutico. «Sapevo che da sola non ce l’avrei fatta».
 


Poi la carriera da solista, l'incontro col suo mito Gianni Morandi e qualche accenno ai genitori: «Abbiamo fatto un’esperienza meravigliosa. Al tempo mi propongono di duettare con lui su un brano scritto dagli stessi autori di un brano di Giorgia, un sogno che si avvera. Mi sentivo una cacchetta vicino a lui. Sono entrata in punta di piedi e mi ha lasciato tantissimo. «Sono cresciuta respirando musica, non c’era un altro mestiere possibile per me. Io vivevo cantando. Eravamo una famiglia moderna, modesta, ma i miei genitori sono stati due giganti: hanno fatto mille sacrifici per aiutarmi e supportarmi, soprattutto dal punto di vista psicologico».

 

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