Roma, si ribalta un camion, inferno di auto sulla Pontina

Roma, si ribalta un camion, inferno di auto sulla Pontina
di di Moira Di Mario
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Martedì 10 Dicembre 2019, 10:30

Un camion finisce fuori strada e blocca completamente la circolazione sulla Pontina, creando fino a 20 chilometri di coda in direzione di Roma. È successo intorno alle 5.30 di ieri all’altezza di Castel di Decima, quando l’autista, rimasto illeso, ha perso il controllo del mezzo e, verosimilmente per l’asfalto reso viscido dalla pioggia, ha terminato la sua corsa in un fosso.

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In pochi minuti sulla statale si è scatenato il caos. Sul posto gli agenti della Polizia stradale di Aprilia, oltre al carro attrezzi e agli operai per rimuovere i detriti. Pontina chiusa con uscita obbligatoria a Castel di Decima e circolazione incanalata su un’unica corsia con i pendolari a passo d’uomo fino a metà mattina. Tempi di percorrenza da lumaca per entrare nella Capitale: fino a due ore e mezzo da Pomezia fino all’Eur. Astral e Anas, attraverso le loro App, consigliavano percorsi alternativi. È quello che hanno provato a fare, ma con poca fortuna, le centinaia di automobilisti, rimasti intrappolati sulla 148 e usciti a Castel Romano, sperando di arrivare in ufficio solo con pochi minuti di ritardo.
«Sono bloccate anche via di Trigoria e via Laurentina – si è lamentato Filippo che vive ad Ardea e lavora in un istituto bancario sulla Portuense – ho impiegato un’ora e mezza per riuscire a imboccare il Raccordo». «Uscire a Trigoria per prendere la Laurentina e rimanere fermi anche qui non è stata un’idea molto saggia – dice Annamaria che fa l’infermiera al Sant’Eugenio – ho già chiamato in reparto per avvertire che forse stamattina non riuscirò ad arrivare».
Raggiungere la Capitale da Pomezia ieri mattina sembrava insomma impossibile. È andata meglio a chi invece ha scelto di entrare a Roma passando per il mare. «Mio marito è bloccato poco prima Castel di Decima da oltre un’ora – racconta Francesca che vive e lavora a Pomezia – alle 10 devo essere al Policlinico Umberto I per una vista e per fortuna mi ha telefonato dicendomi di non prendere la Pontina. Così ho deciso di andare a Ostia, passando per Torvaianica, e da lì ho percorso la Colombo. A parte qualche rallentamento all’altezza del semaforo di Acilia, in meno di un’ora sono riuscita ad arrivare in ospedale».
La circolazione è tornata alla normalità solo poco prima di mezzogiorno. Intanto il tratto di Pontina coinvolto nell’incidente è finito per l’ennesima volta sul banco degli imputati da parte dei pendolari che lamentano da anni la pericolosità delle due curve subito dopo lo svincolo per Castel di Decima. «Quel pezzo di 148 è tra i più rischiosi di tutta la tratta – dicono gli automobilisti – lo aveva sottolineato qualche anno fa anche la Polizia stradale in un rapporto inviato ad Astral e alla Regione Lazio, spiegando che proprio lì la percentuale di incidenti è maggiore rispetto ad altri tratti». Sotto accusa le due curve che, anche se percorse rispettando i limiti di velocità, tenderebbero a spingere fuori strada i mezzi. Gli altri “imputati” sono l’uso del telefonino e l’assenza delle corsie di emergenza. «Non è sicuramente il caso di oggi (ieri ndr) – chiariscono i pendolari - ma troppo spesso vediamo dei fenomeni guidare con una mano e tenere il telefonino nell’altra. Non solo parlano, ma spesso addirittura chattano. Sono decenni inoltre che chiediamo la realizzazione delle piazzole di emergenza per evitare di rimanere intrappolati per ore sulla 148 se si verificano incidenti come quello di stamattina».
Il limite, ancora fissato a 60 orari, viene di fatto rispettato quasi esclusivamente durante le ore di punta «per la mole di traffico che frequenta questa strada maledetta – concludono – si va piano per forza a causa dei continui rallentamenti. Dovrebbe essere ancora in vigore anche il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti, ma sono davvero in pochi ad osservarlo».
 

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