Roma, Guidonia, raccolta dell’umido in tilt

Roma, Guidonia, raccolta dell’umido in tilt
di Elena Ceravolo
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Domenica 8 Dicembre 2019, 13:15
I rifiuti umidi di Guidonia andranno in discarica insieme a quelli indifferenziati. È l’ultimo capitolo dell’emergenza organico che da mesi vede trascinarsi il Comune tra gare deserte, proroghe e impianti irreperibili. È una resa, di fatto, quella firmata dal sindaco Michel Barbet con un’ordinanza che dispone «il declassamento dei i rifiuti organici assegnando agli stessi il codice Cer 20.03.01 (rifiuti urbani non differenziati) anziché il codice Cer 20.01.08 (rifiuti biodegradabili di cucine e mense)». Questo «fino a cessata emergenza, al fine di scongiurare inevitabili disagi e conseguenze negative sulla collettività in termini di igiene e sanità pubblica oltre ad influire sfavorevolmente sulla regolare erogazione del servizio di raccolta».

Le gare per assegnare il servizio di trasporto e smaltimento della grande quantità di umido prodotta a Guidonia sono andate tutte deserte: nessuno ha presentato offerte, né per l’appalto lanciato per coprire il servizio fino a maggio 2020, né per la successiva procedura negoziata per la quale erano stati invitati tutti gli operatori economici che trattano organico risultanti dagli elenchi Ispra (Catasto rifiuti). Intanto la Demetra srl, a cui era stato prorogato il servizio fino al 31 dicembre, ha comunicato lo stop dell’impianto presso cui si serviva.
Palazzo Guidoni ha lanciato l’ultimo appello alla Regione giovedì scorso: «C’è la richiesta “ad horas” di indicare gli impianti di smaltimento della frazione umida presenti nel Lazio che abbiano gli spazi sufficienti a ricevere i conferimenti di Guidonia». La sera del 6 dicembre è arrivata l’ordinanza. Un provvedimento che ha spiazzato i cittadini dopo dieci anni di raccolta differenziata: «E ora cosa dobbiamo fare? Paghiamo e ci impegniamo per far finire tutto nella stessa buca?». Il sindaco, Michel Barbet, parla di soluzione transitoria. «L’ordinanza – spiega - affronta il culmine di un’emergenza nella nostra città che, pur potendo vantare livelli di differenziata importanti, paga la mancanza di impianti dove conferire. Si tratta di un atto transitorio per scongiurare problemi sanitari. Per ben due volte sono andate deserte le gare, e da mesi riusciamo a garantire il servizio solo grazie alle costanti sinergie attivate tra gli uffici e le disponibilità ormai allo stremo degli impianti. Il nostro staff lavora alacremente e non si risparmia, mentre seguiamo incessantemente le evoluzioni delle decisioni regionali. La nostra situazione è uguale a quella di altri comuni».

Barbet lancia la palla alla Regione: «È evidente la necessità di un piano rifiuti efficiente, cosa che al momento non abbiamo e che rappresenterò di nuovo al Presidente Nicola Zingaretti. Chiedo quindi l’attenzione e la comprensione di tutti i cittadini per superare questo difficile momento a cui stiamo dedicando tutte le energie a nostra disposizione. Il servizio di ritiro dell’umido con gli orari previsti non è modificato. Si tratta di una situazione temporanea»”.
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