Morto Piero Terracina, tra gli ultimi ebrei romani sopravvissuti ad Auschwitz

Piero Terracina
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Domenica 8 Dicembre 2019, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 15:23

Addio a Piero Terracina. «La Comunità Ebraica di Roma piange la scomparsa di un baluardo della Memoria. Piero Terracina, 91 anni,  ha rappresentato il coraggio di voler ricordare, superando il dolore della sua famiglia sterminata e di quanto visto e subito nell'inferno di Auschwitz, affinché tutti conoscessero l'orrore dei campi di sterminio nazisti. Oggi piangiamo un grande uomo e il nostro dolore dovrà trasformarsi in forza di volontà per non permettere ai negazionisti di far risorgere l'odio antisemita». Lo comunica in una nota Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. 

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IL FUNERALE
Il  funerale inizierà il 9 dicembre alle  13.30 al Portico d'Ottavia, nel cuore del ghetto di Roma, poi alle 14.30, la cerimonia funebre al reparto israelitico del cimitero del Verano.

LA STORIA
Piero Terracina, quindicenne, scampò al rastrellamento del ghetto dell'ottobre 1943, ma venne arrestato insieme alla famiglia (8 persone) il 7 aprile 1944 per essere poi deportato ad  Auschwitz dove morirono tutti i suoi familiari compresi i fratelli Leo e Cesare e la sorella Anna con i quali aveva abitato in  piazza Ippolito Nievo a Trastevere.

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L'adoloscente fu prima portato a Regina Coeli con la famiglia nel giorno della Pasqua ebraica del 1944, poi nel campo di Fossoli, vicino a Modena, e infine in quello di Auschwitz dove gli venne tatuato A-5506 sul braccio sinistro. Solo lo scorso dicembre il Consiglio comunale di Campobasso aveva stabilito all'unanimità di conferire la cittadinanza onoraria a Terracina e ad altri sopravvissuti della Shoah, tra cui anche la senatrice Liliana Segre.



Piero Terracina a 14 anni



 




LE REAZIONI


«Ho appreso con tristezza la notizia della scomparsa di Piero Terracina, ultimo tra i sopravvissuti della deportazione degli ebrei romani e testimone instancabile della memoria della Shoah. Ai suoi familiari e alla comunità ebraica di Roma esprimo sentimenti di vicinanza e di cordoglio». Lo dichiara in una nota il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

«Primo Levi ammoniva di non togliere il segnalibro della memoria dalla pagina dell'Olocausto. Addio a #PieroTerracina, la sua testimonianza su Auschwitz è memoria collettiva: un patrimonio che ora tocca a noi alimentare perché possa trasmettersi anche alle future generazioni». Così il premier, Giuseppe Conte, ricorda su twitter la scomparsa di Piero Terracina.

«A nome mio e di Fratelli d'Italia il più profondo cordoglio per la morte di Piero Terracina. La sua scomparsa non scalfirà la memoria: racconteremo ai nostri figli e alle generazioni che verranno la sua storia, affinché gli orrori del passato non tornino mai più». È quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.


«Apprendo la notizia della morte di Piero Terracina con grande dolore, ma il mio cuore è pieno anche di riconoscenza per il privilegio di avere ascoltato le sue parole e la sua testimonianza. Nonostante il male subito, Piero Terracina ha dedicato gran parte della sua vita a combattere per il bene dell'umanità e perché l'orrore non tornasse mai più. Che il suo ricordo sia di benedizione». Lo afferma Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.

 

«Profondo dolore per la scomparsa di Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Roma si stringe ai suoi familiari e conferma l'impegno di trasmettere ai giovani la memoria dell'orrore nazifascista. Non dimenticheremo mai». Così, in un tweet, il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

«Esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla comunità ebraica per la scomparsa di Piero Terracina. Con la sua voce e il suo impegno civile ha raccontato a intere generazioni gli orrori del nazifascismo». Lo dice il ministro della Cultura Dario Franceschini. «Una testimonianza fondamentale e preziosa che ha cambiato la vita di molti ragazzi e che deve continuare a restare viva come antidoto a ogni forma di intolleranza», prosegue Franceschini che conclude sottolineando che «è ancora più necessario tener alta la sua voce e il suo ricordo nel tempo che stiamo vivendo».

«E' morto Piero. Piero Terracina. Uno degli ultimi sopravvissuti di Birkenau. L'unico compagno di Auschwitz di mio padre che io abbia conosciuto direttamente, l'unico che sia sopravvissuto insieme a lui, che ha visto insieme a lui le stesse cose, le stesse persone, le stesse selezioni, le stesse marchiature da bestie, le stesse bastonate, lo stesso fumo, la stessa baracca, la stessa fame. Piero era un uomo affettuoso, dolce, con noi Fiano era colmo di baci e di abbracci. Ha riempito generazioni di romani e non solo della verità dei suoi racconti. Che la vita finisca lo sappiamo tutti, che finisca la memoria mi spezza il cuore, voi non capite quanto. Sono contento che papà non possa capire della tua scomparsa. Ti sia lieve quella terra Piero dove riposano le ceneri dei nostri cari ora che vi rincontrerete. Z.L.». Lo scrive su Facebook, il deputato dem Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

«Un dolore immenso perdere uno dei ultimo testimoni dell'orrore di Auschwitz. In questi ultimi anni ho avuto il privilegio di fare insieme a lui e centinaia di ragazzi e ragazze delle scuole il viaggio nel cuore della Shoah. Sono stati momenti di presa di coscienza e passaggio del testimone dai sopravvissuti alle nuove generazioni per continuare a raccontare ciò che è stato e che può tornare di nuovo in forme diverse: l'odio la violenza antisemita e razziale. Un lavoro emotivamente durissimo che Pietro ha svolto con passione e dedizione totale. Una giornata tristissima per il Paese e per Roma». Lo afferma Massimiliano Smeriglio, eurodeputato indipendente eletto nelle liste del Pd. «Alla famiglia e alla Comunità ebraica tutta la mia vicinanza e il mio affetto. Continueremo il lavoro iniziato con Pietro. Lo dobbiamo a lui, ai pochissimi che sono tornati e ai milioni che dai campi non hanno mai fatto ritorno», conclude.

“Tutta la mia vicinanza alla comunità ebraica per la scomparsa di Piero Terracina, per cui tutto il M5S esprime cordoglio. Quella di Terracina è stata una testimonianza importante e cruciale degli orrori del nazifascismo, una testimonianza che nel tempo ha rafforzato la nostra memoria, dando una rilevante spinta culturale e civile alle attuali e future generazioni”. Così il capo politico del M5S Luigi Di Maio.


«Ci ha lasciati Pietro # Terracina l'ultimo straordinario testimone della deportazione degli ebrei romani a Auschwitz. Ricordiamo chi ha aiutato a non dimenticare». Lo scrive su Twitter il commissario Ue Paolo Gentiloni.

«L'Italia ha perso Piero Terracina e con lui uno degli ultimi testimoni sopravvissuti all'orrore della Shoah. Il nostro paese - che si trova sotto il feroce attacco dei barbari imprenditori dell'odio - saprà continuare a onorare il ricordo, anche grazie al suo strenuo contributo di intelligenza». Lo scrive in una nota la presidente di Più Europa, Simona Viola. «Solo la memoria, la storia, la cultura, l'informazione è il rispetto per la verità possono difenderci dal ritorno del passato. Che il suo esempio sia di ispirazione», conclude.

«E' morto Piero Terracina, uno degli ultimi italiani sopravvissuti allo sterminio nel campo di Auschwitz. Ha testimoniato la Shoah e la dignità della persona umana a molti giovani. Ai suoi familiari e alla comunità ebraica va tutto il mio affetto e la mia vicinanza». Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e Presidente della Commissione Affari Costituzionali al Parlamento Europeo.



Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, esprime cordoglio per la scomparsa di Piero Terracina, che ha portato la sua testimonianza agli studenti della città. «Se ne è andato uno degli ultimi sopravvissuti agli orrori del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau - afferma Montino - Ebbi l'onore di incontrarlo di persona nel 2015, quando venne all'Uci Cinema di Parco Leonardo per raccontare a circa 1000 ragazzi e ragazze delle nostre scuole la sua drammatica storia familiare e personale.
Fu una lezione di vita poiché Terracina, con la sua umiltà e il suo coraggio, seppe conquistare tutti i presenti nella sala, giovani e adulti, con il racconto di uno degli episodi più brutti della storia dell'umanità». «Come Amministrazione abbiamo sempre voluto che fossero i diretti protagonisti della Storia a raccontare ai nostri giovani cosa accadde a metà del '900 in Europa. Grazie alle testimonianze di uomini e donne straordinari, come è stato appunto il caso di Piero Terracina, sono certo che le nostre future generazioni saranno più consapevoli. Di certo saranno persone arricchite moralmente e umanamente», conclude Montino.


«Con la morte di Piero Terracina se ne va uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz, ma la sua testimonianza resta un patrimonio di valore inestimabile per non dimenticare gli orrori dell'Olocausto. Da oggi le sette pietre d'inciampo poste davanti all'abitazione dove lui e la sua famiglia erano nascosti al momento dell'arresto diventano più che mai un luogo della memoria da salvaguardare. Lo piangiamo con rimpianto e commozione, insieme alla Comunità Ebraica». Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

«Il modo migliore che abbiamo per rendere omaggio a Piero Terracina è continuare la sua opera di testimonianza e di trasmissione di quello che è stata la Shoah e la tragedia del nazifascismo». Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu. «Se i troppi revisionisti che albergano in Italia di questi tempi - conclude il parlamentare di Leu - pensano ora di avere spazi per agire si sbagliano di grosso. Si mettano l'animo in pace: l'opera preziosa di Terracina non è stata vana. Occorre continuarla».

«Scompare un uomo straordinario che ho avuto l'onore di conoscere e che tanto mi ha insegnato. Il dolore è enorme ma da combattente quale era credo avrebbe desiderato vederci tutti uniti nel trasmettere ai più giovani i valori della pace, della fratellanza, della solidarietà contro ogni cultura dell'odio». Lo scrive in un comunicato il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori. «Per questo credo sia doveroso che le sue memorie, il racconto della vita di un testimone-vittima della tragedia della Shoah vengano fatte conoscere in tutte le scuole, agli studenti del Lazio per rendere omaggio ad un grande quanto umile uomo che da giovanissimo - conclude Leodori - conobbe i peggiori orrori della storia dell'uomo».

«Perdiamo un grande uomo non solo uno straordinario testimone degli orrori della Shoah». Lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini. «Un uomo che ha saputo trasformare gli orrori, le sofferenze i traumi subiti da ragazzo in energie positive con il desiderio profondo di raccontare ciò che è accaduto perché non accada mai più - aggiunge - Un grande gesto d'amore per noi, le nostre coscienze che ora più che mai abbiamo il dovere di tutelare nel migliore dei modi per rispetto a Terracina a chi ha perso la vita nelle follie nazi-fasciste e ai tanti giovani che devono conoscere la storia per costruire - conclude Buschini - una comunità che non sia prigioniera di odii e intolleranze».

 

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