Fondazione Iotti contro un quotidiano per le offese contro Nilde, era brava a letto

Fondazione Iotti contro un quotidiano per le offese contro Nilde, era brava a letto
di Franca Giansoldati
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Venerdì 6 Dicembre 2019, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 19:36

«Era una bella emiliana, simpatica e prosperosa come solo sanno esserlo le donne emiliane, grande in cucina e grande a letto, il massimo che in Emilia di chiede a una donna». L'offesa e l'alto tasso di misoginia che traspaiono da queste parole verso la figura di Nilde Iotti, al secolo Leonilde Iotti, ex parlamentare dell'allora Pci e compagna per anni di Palmiro Togliatti, non poteva passare inosservata. L'ingiuria ha fatto infuriare la omonima Fondazione che ha deferito all'Ordine dei Giornalisti il quotidiano Libero per come ha recensito la docu fiction dedicata alla prima donna che in Italia approdò alla presidenza della Camera dei deputati 

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Un’allusione ammiccante alla sensualità e al corpo femminile ed ecco come, con poche semplici parole, «si riesce a svilire e ridicolizzare l’immensa attività parlamentare e la grandezza morale di Iotti che ben poche persone, uomini e donne che fossero, posso vantare di aver lasciato in eredità al nostro Paese» ha spiegato Livia Turco, presidente della Fondazione.

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Nilde Iotti non solo è stata la prima donna ad essere eletta Presidente della Camera dei Deputati ma una delle ventuno donne che parteciparono all’Assemblea Costituente nel 1946, una Madre Costituente. Senza il suo fondamentale contributo, questo Paese non sarebbe quello che è e tanti diritti conquistati dalle donne, dal lavoro alla vita privata, non sarebbero tali.

L'offesa pubbliata da Libero viene definita un atto «vile, villano, che non vogliamo passi inosservato. La Fondazione Nilde Iotti si è già appellata all’Ordine Nazionale dei Giornalisti per chiedere un’azione disciplinare».

La docu-fiction “Storia di Nilde” è andata in onda giovedì 5 dicembre in prima serata su Rai1 a vent’anni dalla scomparsa di Nilde Iotti (4 dicembre 1999).

A far parte della Fondazione in qualità di presidente onorario anche la figlia adottiva di Nilde Iotti e Palmiro Togliatti, Marisa Malagoli Togliatti, una neuropsichiatra a sua volta finita recentemente al centro di una bufera per avere firmato la Ctu per l'allontanamento di una bambina di appena 18 mesi dalla sua mamma, Ginevra Amerighi, una insegnante che da otto anni lotta disperatamente per poterla riabbracciare. Il Tribunale dei Minori di Roma, a causa di questa Ctu che si è rivelata una specie di condanna a morte per mamma Ginevra, ha affidato la bimba al padre nonostante fosse stato condannato per violenze e maltrattamenti. La mamma della piccola ha presentato anche una serie di documenti in cui si mostra che tra Marisa Malagoli Togliatti e l'avvocata dell'ex marito, c'era una amicizia e contiguità che le ha portate a pubblicare assieme un libro. Una storia ancora tutta da esplorare dai contorni sorprendenti. 

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