Nola, interdetti per un anno nove avvocati: riutilizzavano marche da bollo già usate

Nola, interdetti per un anno nove avvocati: riutilizzavano marche da bollo già usate
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Mercoledì 4 Dicembre 2019, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 18:39
Nove avvocati interdetti per un anno. Molti si sono chiesti: cosa avranno mai fatto? A scoprirlo sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli: al termine di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola hanno dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva nei confronti di nove persone, indagate per tentata truffà aggravata ai danni dello Stato, misura che si configura nel divieto di esercitare la professione di avvocato per dodici mesi. Le indagini sono scaturite da molteplici segnalazioni pervenute all'Ufficio di Procura - negli anni 2018 e 2019 - dalla Presidenza del Tribunale di Nola in merito ad irregolarità, rilevate dall'Ufficio Ruolo Generale Affari Contenziosi Civili, in sede di iscrizione a ruolo delle cause civili. Nel procedere alle lavorazioni delle buste telematiche trasmesse dagli avvocati e contenenti l'iscrizione a ruolo di cause civili, nel momento in cui l'operatore dell'Ufficio Ruolo Generale procedeva ad inserire il numero identificativo della marca da bollo o del contributo unificato, il sistema informatizzato negava la possibilità di inserimento dei dati in quanto gli stessi risultavano già registrati ed utilizzati.

La Guardia di Finanza Gruppo di Nola guidata dal maggiore Matteo Pio Angelillis veniva delegata dalla Procura a verificare l'autenticità delle marche da bollo e dei contributi unificati oggetto di segnalazione.
nonché a riscontrare l'eventuale utilizzo dei valori da bollo in altri procedimenti incardinati anche presso altri uffici giudiziari dell'intero territorio nazionale. La meticolosa attività di analisi e riscontro di ciascuna marca da bollo o contributo unificato ha consentito di accertare che tutte le marche da bollo segnalate, alla data della richiesta di iscrizione a ruolo, risultavano essere già state utilizzate, come mere fotocopie, alcune anche più volte dallo stesso difensore, ovvero da altri avvocati facenti parte del medesimo studio legale degli indagati. Gli esiti degli accertamenti hanno consentito alla Procura di avanzare specifica richiesta di misura cautelare, pienamente condivisa dal gip del Tribunale di Nola, nei confronti dei nove professionisti la cui condotta è risultata perdurante e reiterata. Responsabili di plurime condotte di tentata truffa aggravata ai danni dello Stato, gli indagati hanno indotto in errore il funzionario responsabile dell'Ufficio Ruolo Generale Affari Contenziosi Civili del Tribunale di Nola al fine di procurarsi un ingiusto profitto patrimoniale pari all'importo del valore bollato riutilizzato, con corrispondente danno economico per lo Stato. 
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