Partito neonazista, perquisizioni in Francia: sequestrato l'arsenale

Partito neonazista, sequestrato in Francia l'arsenale
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Martedì 3 Dicembre 2019, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 14:04

Otto fucili, 4 revolver, una carabina, una pistola semiautomatica e due valigette con munizioni di vario calibro: l'arsenale del gruppo di estrema destra che puntava a costituire un partito neonazista in Italia era nascosto in Francia. Un nuovo colpo di scena nell'indagine della Procura di Caltanissetta che, in collaborazione con la polizia d'Oltralpe, ha disposto una serie di perquisizioni. Le armi poste sotto sequestro erano nella disponibilità dell'ex collaboratore di giustizia Pasquale Nucera, 64enne ex legionario ed ex vice coordinatore di Forza Nuova per la provincia di Imperia, fermato nei giorni scorsi.

Per gli investigatori Nucera è considerato a capo dell'organizzazione svolgendo anche il ruolo di reclutatore del gruppo e si proponeva come addestratore vantando la sua passata esperienza militare. L'uomo, in base a quanto emerso dalle indagini, assieme alla sua compagna aveva la disponibilità di una serie di appartamenti e appezzamenti di terreno in Francia, e in particolare a aint Dalmaiz de Tende.

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La procura di Caltanissetta ha quindi chiesto tramite il giudice di collegamento francese un Ordine europeo di indagine con l'obiettivo di verificare se vi fossero ulteriori armi o documenti utili all'inchiesta. L'ordine è stato accolto nei giorni scorsi: gli uomini del servizio interno dell'Antiterrorismo e delle Digos di Enna e Genova, assieme ai poliziotti francesi, hanno svolto le perquisizioni che hanno consentito di sequestrare l'arsenale. Nel corso dei sopralluoghi, i poliziotti hanno anche trovato una foto di Nucera vestito da Templare. Nel procedimento sono indagate 19 persone. Nei giorni scorsi erano già state sequestrate alcune armi nell'abitazione di un 57enne di Monza, Maurizio Aschieri, che aveva avuto dei contatti con Nucera. Gli inquirenti hanno rinvenuto un fucile, una carabina, due revolver e diverse munizioni. Al momento Aschieri sarebbe, però, estraneo al tentativo di fondazione del movimento antisemita. Sul fatto che il gruppo potesse contare su un arsenale emerge da una intercettazione in cui uno dei coinvolti afferma: «possiamo avere a disposizione armi e esplosivi, sforneremo soldati pronti a tutto».


 

 


 

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