In dettaglio, parte della merce era priva dell’indicazione di origine ed era costituita da: 2.880 specchietti tascabili con la dicitura “ROMA” stilizzata; 17.280 magneti, 9.600 confezioni da 12 matite colorate, 838 borse e 2.993 custodie per occhiali che riportavano la dicitura “ROMA” e la raffigurazione di alcuni luoghi simbolo della Capitale come la “Fontana di Trevi”, “Piazza di Spagna”, la “Basilica di San Pietro” e il “Colosseo”; 50.400 penne con la dicitura “ITALIA” e la rappresentazione di monumenti di alcune città italiane (“Duomo di Firenze”, “Colosseo”, “Torre di Pisa”, “Basilica di San Pietro”, “Ponte di Rialto” a Venezia).
Il resto della merce, e precisamente 378 borse, 22.606 borsellini, 3.136 borsellini portapenne, 2.165 borsette porta-cosmetici e 4.220 portafogli, contrassegnata da etichette con l’indicazione della composizione “Cotone 50% e Poliester 50%”, a seguito di accertamenti tecnici dei laboratori dell’Agenzia, è risultata essere composta da materiale plastico e fibra di poliestere.
Gli articoli si trovavano in un container proveniente dalla Cina ed erano destinati ad una società del settore con sede a Roma.
Il legale rappresentante della società importatrice è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per violazione dell’articolo. 517 del Codice Penale (Vendita di prodotti industriali con segni mendaci).
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