Cerveteri, la Settevene Paolo chiusa da una settimana per una frana: la cittadina è isolata

Cerveteri, la Settevene Paolo chiusa da una settimana per una frana: la cittadina è isolata
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Martedì 3 Dicembre 2019, 12:17
Transenne sulla carreggiata: il semaforo è ancora rosso per la Settevene Palo di Cerveteri a causa della frana. Si allungano i tempi per una eventuale riapertura dell’arteria che unisce la città Unesco a Bracciano e alle altre località del lago. E mentre si attiva anche la Pisana, convocando una audizione urgente per giovedì prossimo, i pendolari sono infuriati perché costretti a ripiegare su strade alternative piene di buche ed insidie prima di poter raggiungere il posto di lavoro. A rischio persino i pazienti in ambulanza visto che il tragitto è molto più lungo rispetto a prima. Per arrivare all’ospedale Padre Pio di Bracciano, con partenza da Cerveteri, non resta che percorrere Ceri e prendere la via Doganale che ricongiunge alla Settevene Palo Nuova. In pratica un’odissea.

I sindacati protestano. «La situazione si complica per il 118 visto che i chilometri aggiuntivi sono 7. Sembrano pochi ma i tempi di percorrenza si allungano da 16 a 32 minuti. Si può incontrare un camion, a Ceri ad esempio un ponticello è transennato e si cammina ad una corsia in quel tratto», è la denuncia di Mario Pagano, autista soccorritore e delegato Ares 118 Funzione Pubblica Cgil. Difficoltà anche nel muoversi nella stessa città.
L’altro giorno con l’ambulanza siamo andati a prendere nella zona di Castel Giuliano una signora anziana alle prese con un malore giungendo a destinazione in 40 minuti anziché nei 25 prefissati», aggiunge Pagano. Disagi anche per migliaia di automobilisti. La Regione Lazio accende i riflettori sull’ennesimo stop della circolazione. Il presidente della commissione consiliare regionale Lavori pubblici, infrastrutture e mobilità, Eugenio Patanè, ha indetto un vertice per dopodomani. E’ da diversi anni che l’arteria provinciale versa in gravissime condizioni, tra pavimentazione sprofondata e sbriciolamenti vari del costone tufaceo tra i chilometri 12 e 13. Come domenica 24 novembre quando un masso ha rischiato di travolgere un automobilista. Tragedia sfiorata anche il 7 settembre dello scorso anno sempre per lo stesso motivo e Settevene Palo impraticabile per l’ennesima volta dopo la decisione dei tecnici di Città Metropolitana di Roma Capitale che hanno constatato la pericolosità della strada e conseguentemente confermato la chiusura alla circolazione veicolare. In ballo ci sono i due milioni stanziati da Palazzo Valentini per la sicurezza dell’area.

Soldi che non sono arrivati nonostante Alessio Pascucci, sindaco cerveterano e consigliere metropolitano in opposizione, aveva promesso mesi fa l’anticipazione di buona parte del finanziamento per affrontare l’emergenza. Il primo cittadino è furioso. «È vergognoso che dopo tutto questo tempo non siano ancora iniziati i lavori. Tale situazione penalizza gravemente i cittadini di Cerveteri e di tutto il comprensorio», accusa Pascucci. «Sin dal primo evento franoso sulla Settevene Palo Nuova, avvenuto 5 anni fa, abbiamo portato avanti una lunga battaglia presso la Città Metropolitana, ente preposto alla manutenzione di quella strada. Un milione e 250mila euro è la cifra esatta che già doveva essere spesa entro dicembre 2019», aggiunge il sindaco. Poi l’affondo alla collega Virginia Raggi. «Presenterò alla sindaca, nella sua veste di Presidente della Città Metropolitana, un’interrogazione per comprendere le motivazioni di questi ritardi e per chiedere di individuare i responsabili di questa vergognosa situazione ed eventualmente procedere nei loro confronti. Virginia Raggi è stata solerte nel trasferire dalle nostre parti, a Civitavecchia, i rifiuti della sua città che male amministra», conclude il primo cittadino etrusco. Indice puntato contro l’immobilismo anche da parte di Federico Ascani, consigliere comunale di Ladispoli e di opposizione a Palazzo Valentini: «La Settevene Palo è diventata la vergogna di Roma Capitale. Si faccia presto, gli abitanti sono esasperati», sostiene Ascani. In questi giorni la Polizia locale di Cerveteri continuerà a monitorare la situazione. Il rischio è che il traffico resti bloccato per tutto il mese di dicembre.
 
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