Parigi fa dietrofront: niente più motovedette alla Guardia costiera libica

Parigi fa dietrofront: niente più motovedette alla Guardia costiera libica
di di Cristiana Mangani
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Lunedì 2 Dicembre 2019, 21:00
La Francia non fornirà più le sei “contestate” motovedette alla Guardia costiera libica. «La situazione in Libia non consente di realizzare questo dono di imbarcazioni», ha chiarito il ministero francese dell'Esercito. Grande soddisfazione per la retromarcia di Parigi è stata espressa da Medici senza frontiere (Msf), l'Ong francese che si era rivolta alla giustizia per contestare la fornitura. «Nel quadro del ricorso presentato dalle nostre associazioni dinanzi alla corte amministrativa d'appello di Parigi - si legge in una nota diffusa dal Msf - la ministra dell'Esercito, Florence Parly, ha appena annunciato di rinunciare alla consegna di sei imbarcazioni ai guardacoste libici, consegna che contestavamo. Ci rallegriamo della rinuncia questa iniziativa che avrebbe fatto della Francia la complice ufficiale dei crimini perpetrati su migranti e rifugiati in Libia».

Ad annunciare che sarebbero state fornite sei imbarcazioni leggere a Tripoli, era stata la stessa ministra Parly, nel febbraio scorso, durante un incontro con il premier libico Fayez al-Sarraj.

L'azione legale contro questa decisione era stata avviata nell’aprile del 2019 da diverse organizzazioni umanitarie.
«In generale - avevano specificato -, è da diversi anni che denunciamo le conseguenze che la cooperazione dei paesi dell’Unione Europea con la Libia comporta per i migranti e i rifugiati, intrappolati in un vero e proprio inferno».
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