Ad annunciare che sarebbero state fornite sei imbarcazioni leggere a Tripoli, era stata la stessa ministra Parly, nel febbraio scorso, durante un incontro con il premier libico Fayez al-Sarraj.
L'azione legale contro questa decisione era stata avviata nell’aprile del 2019 da diverse organizzazioni umanitarie. «In generale - avevano specificato -, è da diversi anni che denunciamo le conseguenze che la cooperazione dei paesi dell’Unione Europea con la Libia comporta per i migranti e i rifugiati, intrappolati in un vero e proprio inferno».
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