L’ istituzione musicale della Capitale ha chiamato quattro formazioni cameristiche di prestigio ad esibirsi sul palcoscenico del Teatro Argentina in questo particolare repertorio che ha scandito per quasi trent’ anni la produzione musicale del compositore tedesco. Apre la serie di concerti, alle 21, il Pavel Hass Quartet, formazione ceca nata a Praga nel 2002, che dopo la vittoria al Concorso Borciani nel 2005 si è affermato come uno dei quartetti più interessanti, ospite delle sale concertistiche più prestigiose, e premiato con cinque Gramophone Awards per le sue incisioni discografiche. Il Quartetto - formato da Veronika Jarusková (violino), Marek Zwiebel (violino), Jiri Kabát (viola), e Peter Jarusek (violoncello) - trae il nome dal compositore ceco Pavel Haas, prigioniero nel campo di lavoro di Theresienstadt e morto ad Auschwitz nel 1944.
Il concerto si aprirà con il terzo Quartetto della raccolta dell’op. 59 scritto fra il 1805 e il 1806 e dedicato da Beethoven all’aristocratico russo Andreas Rasumowsky, che a Vienna ricopriva la carica di ambasciatore e fu suo mecenate. Completano il programma il Quartetto op. 130 e la Grande Fuga op. 133, composti venti anni dopo. I prossimi appuntamenti sono previsti il 6 febbraio con il Belcea Quartet; il 20 febbraio con il Jerusalem Quartet e il 26 marzo con lo Hagen Quartett.
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