Piazza Navona, festa della Befana a rischio flop: monopolio Tredicine, gli altri lasciano

Piazza Navona, festa della Befana a rischio flop: monopolio Tredicine, gli altri lasciano
di Camilla Mozzetti
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Sabato 23 Novembre 2019, 00:42 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 11:12

«Sarà uno scempio». Non usa mezzi termini l’assessore al Commercio di Roma Capitale Carlo Cafarotti nel commentare la Festa della Befana di piazza Navona, prossima alla partenza. Questa settimana gli operatori che hanno ottenuto un posteggio commerciale – 20 su 42 riconducibili alla famiglia Tredicine e ai loro parenti più stretti –, inizieranno a montare i banchi. Ma la piazza sarà quasi vuota poiché non tutti gli ambulanti hanno richiesto l’occupazione di suolo a fronte degli elevati costi per garantire il piano di sicurezza (più di 100 mila euro) che, per quanto riguarda le spese, spetta proprio a loro.

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Il risultato? Piazza Navona sarà spoglia e con molta probabilità ad allestire gli espositori saranno quasi esclusivamente i Tredicine o gli ambulanti a loro riconducibili. Fino ad oggi, infatti, molti di loro hanno richiesto formalmente il rilascio del titolo per montare il banco.

TRATTATIVA SALTATA
«Avevo provato a mediare con gli ambulanti – spiega il titolare del Commercio Cafarotti – proponendogli due soluzioni a fronte degli esigui numeri sulle concessioni: montare non su tutta la piazza, evitando così degli spazi vuoti, oppure raccogliersi a cerchio nella zona centrale». E questo perché con un bando regolare che contempla l’uso di tutta piazza Navona il Campidoglio non può decidere senza il consenso degli operatori quanto spazio dedicare loro. Si sarebbe aperto quasi certamente un contenzioso se il Comune avesse imposto una riduzione di suolo pubblico dove far montare i banchi. Come è finita? «Che gli operatori hanno rifiutato – continua Cafarotti – entrambe le soluzioni». 

La pianta resta dunque quella originaria, che prevede l’occupazione totale del luogo reso celebre dal Bernini ma a fronte della riduzione sul ritiro dei titoli – al Dipartimento attività produttive sono pervenute a ieri non oltre 25 domande – la festa della Befana non solo sarà più spoglia rispetto al passato ma concentrata nelle mani di pochissimi operatori. Che sono sempre gli stessi da anni.

LE SOLUZIONI
Il Campidoglio sta studiando delle soluzioni “tampone” quantomeno per tutelare l’immagine della rassegna. «Addobbi natalizi e altre soluzioni diciamo sceniche – continua Cafarotti – per colmare gli spazi vuoti e dare dignità alla rassegna». Ma per far questo non ci sono finanze ad hoc da parte dell’amministrazione comunale e dunque l’assessorato sta cercando di firmare delle sponsorizzazioni. La Festa della Befana, come sancito proprio dal bando decennale, occuperà per circa un mese piazza Navona concludendosi dopo l’Epifania. 
L’anno scorso un blitz a sorpresa condotto dagli agenti della Polizia Locale alla vigilia di Capodanno riscontrò anomalie sui permessi e sui prodotti venduti nell’80% dei casi. Per questo Cafarotti ha rinnovato agli esercenti l’obbligo – come sancito tra l’altro dal capitolato di gara – di esporre e vendere prodotti di qualità.

LA PROSSIMA EDIZIONE
Anche per questa edizione la Festa farà parlare di sé ma per il prossimo anno il Campidoglio assicura che correrà ai ripari. «Se deve continuare a esistere – conclude Cafarotti – deve essere una kermesse vera». Non potendo revocare il bando non è escluso che possano, tuttavia, sopraggiungere dei correttivi con nuovi avvisi, ad esempio, per colmare quei posti rimasti vuoti e alleggerire – se non spazzare via – quello che di fatto è diventato un monopolio: con una delle kermesse più importanti di Roma gestita sempre dagli stessi operatori.

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