Dopo oltre quattro mesi di carcere lasciano le celle i ternani Sandro Broccucci, Marco Pellerucci, Mirko Fiorini e Manuel Fiori e i marocchini Ismail Jamghili e Abdelkrim Kabbouri. A disporre i domiciliari per i sei il gip di Perugia, che ha accolto le istanze presentate dai loro legali, Massimo Proietti, Francesco Mattiangeli e Francesca Abbati.
Dodici dei diciannove arrestati, che hanno scelto l’abbreviato, compariranno di fronte al tribunale di Perugia il 16 dicembre.
Nel corso dell’indagine “Toner” gli investigatori hanno recuperato quasi 35 chili di hascisc, mezzo chilo di cocaina e marijuana che avrebbe dovuto soddisfare i tantissimi clienti, tra i quali figuravano facoltosi professionisti. Droga che proveniva dal Marocco, passava per la Spagna e arrivava a Roma, dove veniva prelevata e portata in città.
Quel gruppo di 25 spacciatori composto da ternani e marocchini, nella ricostruzione fatta dalla direzione distrettuale antimafia e dai militari ternani, era organizzato in modo così impeccabile da essere in grado gestire l’intera filiera: dal rifornimento delle sostanze stupefacenti alla distribuzione capillare della droga nella conca grazie ad una minuziosa rete di piccoli pusher. Ognuno dei quali avrebbe avuto un ruolo ben definito.
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