Roma, il guru americano Philip Kotler protagonista del World Marketing Summit Italia

Roma, il guru americano Philip Kotler protagonista del World Marketing Summit Italia
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Venerdì 22 Novembre 2019, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 23:19

Philip Kotler, il padre del marketing moderno, è stato il grande protagonista della prima giornata del World Marketing Summit Italia, in corso di svolgimento al Campus Luiss di Roma, che vede coinvolti oltre 400 partecipanti, 20 fra le più grandi aziende globali e 40 relatori di livello mondiale. «Le aziende – ha spiegato il guru americano - hanno bisogno di aumentare le loro attività digitali, creare corposi database dei clienti, acquisire informazioni sui clienti che traccino specifici modelli di interesse dei consumatori, monitorare i dialoghi sui social per comprendere le tendenze. Ma le aziende oggi hanno il dovere di far conciliare una mentalità orientata allo sviluppo e una al marketing, creando un rapporto virtuoso tra questi concetti e trovando i possibili contributi del marketing a ciascuna fase del processo di innovazione».

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Il World Marketing Summit Italia, che si articola in due giornate, segna un ideale passaggio di consegne tra Kotler e Moran Cerf, neuroscienziato, docente e imprenditore, esperto dei meccanismi della mente umana alla base dei processi decisionali, che ha svolto un intenso intervento. Due i temi centrali affrontati: l’impatto positivo del business sulla società e sull’ambiente, e la superintellingenza costruita dalle tecnologie come driver di tutti i cambiamenti futuri. A confrontarsi, nei diversi panel, nelle tavole rotonde e nelle masterclass, sono stati i dirigenti di alcune delle le più grandi multinazionali, tra le quali Microsoft, PepsiCo, Bmw, Bnp Paribas, Tecnimont, Vodafone, Sap, Fujifilm, Enel, Parmalat, Alitalia.


Tra gli interventi, da segnalare quello di Mauro Porcini, Senior Vice President e Chief Design Officer di PepsiCo, che ha mostrato come il design può cambiare il mondo illustrando alcune iniziative concrete in tema di sostenibilità e innovazione, tra cui la Drinkifinity, una soluzione per farsi la propria bibita in casa riducendo plastica e packaging. Molto interessante anche la testimonianza di OrCam, società israeliana la cui mission è quella di integrare la visione artificiale in una tecnologia wearable di ultima generazione per migliorare la qualità di vita delle persone non vedenti, ipovedenti e con difficoltà di lettura. È stato svelato al pubblico un dispositivo che ha consentito a una studentessa ipovedente della Luiss di assistere all’evento potendo “vedere” e recepire in tempo reale tutti i contenuti del seminario.



 

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