Il Papa: «Ora progetti comuni con i buddisti a difesa del clima»

Il Papa: «Ora progetti comuni con i buddisti a difesa del clima»
di Franca Giansoldati
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Giovedì 21 Novembre 2019, 07:42

Bangkok (Thailandia) – Anche se in passato Papa Francesco ha evitato di dare udienza al Dalai Lama per ragioni di realpolitik e non irritare la Cina, in Thailandia ha fatto visita al capo supremo dei buddisti riservandogli parole di grande affetto e lanciando un progetto comune per la difesa del cima. 

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A Bangkok ha parlato di reciproca fiducia e fraternità e al di là degli scambi accademici e interreligiosi che permettono una maggiore comprensione reciproca, ha lanciato l'idea di un progetto comune con i buddisti in modo da «promuovere tra i fedeli delle nostre religioni lo sviluppo di progetti comuni di carità, capaci di generare e incrementare iniziative concrete specialmente con i più poveri. Il terreno sul quale realizzare progetti congiunti sono legati al tema ambientale per difendere la nostra maltrattata casa comune», ha detto.

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Il Papa e' arrivato al Wat Ratchabophit Sathit Maha Simaram Temple, storico tempio di Bangkok, per il colloquio con Somdej Phra Maha Muneewong, conosciuto anche come Umporn Umpa-row. Al suo arrivo, il Pontefice e' stato accolto dal segretario del Patriarca e insieme si sono recati al tempio. Dopo il discorso di benvenuto ha firmato il Libro d'Onore e posato per una foto di gruppo con 35 monaci del monastero. Anche due anni fa in Myanmar ha visitato un tempio buddista. 

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Il buddhismo in Thailandia è presente nella sua quasi totalità attraverso la scuola Theravada. La storia del Buddhismo inizia nel VI secolo avanti Cristo con la nascita e la predicazione del Buddha Siddhartha Gautama. La religione si è evoluta adattandosi ai vari paesi ed ora è caratterizzata da numerose correnti di pensiero e scismi, con la formazione di varie scuole; tra queste, le più importanti attualmente esistenti sono la scuola Theravāda, le scuole del Mahāyāna e le scuole Vajrayāna.

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Il buddhismo mahayana, nella sua forma tibetana anche detta lamaismo. Fino al 1950 il Tibet ne è stato custode fino all'invasione cinese, sia nella variante mahayana che in quella vajrayana Il Dalai Lama, ritenuto un’incarnazione del Buddha, ne è il capo politico e spirituale.



 

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