"Quel sindaco é un incompetente", un parere fa litigare i sindaci leghisti di Foligno e Spoleto

Il sindaco di Foligno Zuccarini
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Mercoledì 20 Novembre 2019, 18:00
FOLIGNO _ Mai il conflitto è stato così aperto tra i sindaci di Foligno e Spoleto. "Parere viziato, per mistificazione o incompetenza politica e giuridica”. Non contempla alternative diverse, il primo cittadino di Foligno Stefano Zuccarini sull’errore marchiano che il suo collega di Spoleto, Umberto De Augustinis (seguito dai sindaci di Trevi e Spello, Bernardino Sperandio e Moreno Landrini), avrebbe commesso nel chiedere a Palazzo Chigi il parere sulla legittimità della revoca del Cda della Vus. Col ghigno di chi custodisce la certezza di aver vinto un’importante battaglia nella guerra in atto ormai da mesi, Zuccarini tuona: “Sono perplesso, perché nel parere chiesto alla Presidenza del Consiglio si fa riferimento al vecchio statuto della Vus, modificato ben 11 anni fa dall’avvocato Marco Mariani, del foro di Firenze. Spero che questi sindaci non amministrino in questo modo i loro Comuni”. Insomma, De Augustinis e gli altri avrebbero chiesto se fosse legittima la revoca, decisa a maggioranza dall’assemblea dei soci sulla scorta di una sentenza della Cassazione per l’applicazione del cosiddetto spoils system, basandosi su una natura giuridica diversa da quella effettiva. La Vus non è una società di diritto privato – evidenzia Zuccarini – ma una in house (lo statuto corretto è facilmente reperibile sul portale Vus, ndr), quindi anche a voler rileggere quel parere che sembrava darci torto, credo di essere pienamente nel giusto. Il sindaco di Foligno era partito da una premessa: “Quello di Palazzo Chigi è comunque soltanto un parere e non una sentenza. Il Cda della Vus non è minimamente in discussione. L’unico scenario che potrebbe prospettarsi è una richiesta di risarcimento da parte del vecchio Cda. Un’azione che potrebbero eventualmente promuovere soltanto Lamberto Dolci e Daniela Riganelli e che comunque non comporterebbe alcun danno alle casse della Valle Umbra Servizi, visto che il nuovo presidente Vincenzo Rossi (pensionato, ndr) non percepisce emolumenti”. Insomma, secondo Zuccarini, anche laddove il vecchio board dovesse chiedere e ottenere il riconoscimento delle indennità, per la Vus non si prospetterebbe alcun onere aggiuntivo. Ma la questione, inutile nasconderlo, è soprattutto politica. L’affaire Vus ha messo ai ferri corti i Comuni di Foligno e Spoleto, entrambi amministrati dal centro destra. Uno strappo forte, per cui la Lega regionale si è già schierata con Zuccarini, scaricando lo spoletino De Augustinis, che da mesi è alle prese proprio con i mal di pancia del Carroccio. “De Augustinis? Sicuramente lo stimo come persona – dice, stuzzicato, Zuccarini – ci siamo anche invitati reciprocamente ai concerti…”. Sta di fatto che, alla prima prova istituzionale, la scelta del sindaco di Spoleto come presidente del controllo analogo di Vus ha fatto registrare una sola defezione: quella di Zuccarini, appunto, che si è astenuto.
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