Mattarella all'assemblea Anci: «I Comuni non sono la periferia della Repubblica ma la base»

Mattarella all'assemblea Anci: «I Comuni non sono la periferia della Repubblica ma la base»
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Martedì 19 Novembre 2019, 18:56

«I Comuni non sono la periferia della Repubblica ma la base della Repubblica». Così, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai sindaci riuniti all'Assemblea Anci. «Costituiscono un tratto essenziale della nostra identità nazionale e, posti come sono alle radici dell'ordinamento, lo alimentano in virtù della rappresentatività e della maggiore vicinanza con le concrete comunità di vita. Per questo non può esistere un'efficace strategia pubblica che escluda i Comuni o che li tenga ai margini».

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«Tutte le istituzioni -e a tutti i livelli- devono sentirsi partecipi e costruttrici di una nuova qualità della crescita civile, sociale, economica - ha aggiunto Mattarella - Davanti ai mutamenti climatici, davanti alla necessità di una crescita compatibile con l'ambiente e con l'equità sociale, davanti agli obiettivi inderogabili dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, avvertiamo in questo momento lo stretto legame tra comportamenti civili virtuosi e decisioni di governo adeguate. Partecipare in prima linea a questo impegno -ha aggiunto il Capo dello Stato- è cruciale per il futuro dell'Italia. E l'Italia può dare molto all'Europa. Può essere decisiva per il successo dell'Unione, grazie alla sua qualità, alle sue capacità, alle sue città, alla ricchezza e alla diversità dei suoi territori. Possiamo riuscirvi. Ma senza i Comuni non ne saremo in grado. Perché è la qualità della vita nelle metropoli, come nei borghi, nelle aree interne e nei territori montani, che può rendere i cittadini davvero partecipi di questa trasformazione, e fare in modo che lo sviluppo sostenibile divenga un grande traguardo popolare».

«Non potremmo neppure parlare di 'smart city' se trascurassimo la necessaria riqualificazione e la sicurezza delle periferie. È quanto mai opportuno, come sostiene l'Anci, che gli interventi in favore delle periferie urbane abbiano un concreto rilancio sul piano nazionale, e che riescano a integrarsi con adeguate misure sociali e di welfare - ha continuato - I Comuni possono fare molto se non lasciati soli».


 

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