«Roma tra le città in emergenza per eventi climatici estremi»: allarme di Legambiente

L'allarme di Legambiente: «Roma tra le città più colpite da eventi estremi»
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Martedì 19 Novembre 2019, 19:14

Secondo quanto emerge dal dossier «Città Clima 2019», presentato da Legambiente Roma sarebbe tra le città più colpite da eventi climatici estremi. Secondo l'associazione ambientalista, i danni alle infrastrutture provocati da eventi meteorici di questo tipo dal 2010 ad oggi, sono avvenuti in 193 giorni, con stop a metro e treni in tutte le principali città italiane, ma nel 35 per cento dei casi è avvenuto anche o solo a Roma. Nella Capitale peraltro, oltre 100.000 persone vivono in aree a rischio idrogeologico e i beni storici immobili esposti a rischio alluvioni sono 2.204 anche nel centro storico, in zona Pantheon, Piazza Navona, Piazza del Popolo.

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«Anche a Roma e nel Lazio il cambio di clima, scatenato dalle emissioni climalteranti è evidente, con una chiara accelerazione dei processi e l'intensificarsi degli impatti - commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Tutte le azioni e le politiche presenti e future, devono avere al centro, misure di adattamento a un clima che già è cambiato e che cambierà ancora, per salvare le persone e ridurre gli impatti economici, ambientali e sociali dei danni provocati. Bisogna valorizzare il ruolo di parchi urbani e aree verdi, tutelare e riqualificare gli alvei fluviali e i corsi d'acqua, rafforzare le politiche a sostegno dei comuni piccoli o grandi delle aree interne, abbattere la dispersione idrica negli acquedotti, demolire l'edilizia abusiva lungo i litorali e i fiumi e non permetterne di ulteriore. Va messa in sicurezza la popolazione che, soprattutto a Roma, non solo vive anche in zone ad alto rischio idrogeologico, ma subisce maggiormente le emergenze per impatti e danni da eventi climatici estremi».

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«Non bisogna avere tregua fino a che non sparirà ogni grammo di anidride carbonica emessa dal settore industriale - aggiunge Scacchi - a partire dalla dismissione della centrale a carbone di Civitavecchia, responsabile dell'ottanta per cento delle emissioni regionali da produzione energetica, e finchè a tutti venga concessa la possibilità di muoversi su ferro e su mezzi pubblici efficaci, dignitosi e green, cancellando dalle strade milioni di autoveicoli inquinanti. La posta in gioco è troppo alta e la risposta deve essere all'altezza, quella di un Lazio a emissione zero»

 

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