Rieti, la tutela minorile spiegata
dal reatino Raffaele Focaroli
Presente l'ex ministro Guidi

La locandina
di Giacomo Cavoli
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Martedì 19 Novembre 2019, 16:36
RIETI - Spiegare ai giovani, soprattutto minorenni, la struttura della filiera della tutela minorile, di quali figure si compone, quando e come si mette in moto. E’ il senso per il quale è nato “Ai bambini non si raccontano bugie” (Amarganta), del reatino Raffaele Focaroli, giudice onorario  del tribunale dei minorenni di Roma che, dopo le tappe di Grottammare, Ancona e Terni, nella “Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza” di mercoledì 20 novembre, alle 17, sceglie la sua città natale, nell’aula magna del liceo Pedagogico “Elena Principessa di Napoli”.

Accanto a Focaroli sarà presente anche Antonio Guidi, già ministro per la famiglia e la solidarietà sociale nel primo governo Berlusconi nel 1994, dal 1998 al 2001 vicepresidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e nel 2001 sottosegretario alla Salute nel secondo governo Berlusconi, fino al 2005. A dialogare con l'autore saranno Alida Montaldi, presidente del Tribunale dei Minorenni di Roma e Tullia Monteleone, sostituto procuratore della Procura Minorile di Roma.

Con loro, i magistrati del Tribunale dei Minorenni di Roma Angela Rivellese, Donatella Formisano e Gloria Gori e il giudice onorario Luca Ansini, l'avvocato Marco Grazioli, il ricercatore e psichiatra Pier Luigi Marconi, la dirigente scolastica dell'"Elena Principessa" Gerardina Volpe e l'illustratrice Rita Fagiani.

“Mi sono accorto che i ragazzi che vengono convocati in tribunale dal giudice, la maggior parte delle volte non hanno ben chiaro quali sono le dinamiche che possono svilupparsi all’interno di una famiglia – spiega Focaroli - Ho pensato quindi ad un manuale educativo che spieghi loro quali sono le figure istituzionali che subentrano nel momento in cui c’è una tutela del minore, quali sono i meccanismi di un tribunale e perché un giudice sceglie di convocare il ragazzo. E’ un libro rivolto un po’ a tutti, perché anche il minore che vive in una situazione di tranquillità è bene che conosca questa parte di mondo della giustizia”.  
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