Papa Francesco vola in Thailandia a trovare la cugina e poi in Giappone, a Hiroshima e Nagasaki

Papa Francesco vola in Thailandia a trovare la cugina e poi in Giappone, a Hiroshima e Nagasaki
di Franca Giansoldati
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Martedì 19 Novembre 2019, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 12:31

Città del Vaticano – Anche stavolta, prima di fare valigia e partire per lungo un viaggio internazionale, il Papa è andato a Santa Maria Maggiore a deporre un mazzo di fiori davanti all’icona della Salus populi romani, l’icona della Vergine che da secoli è cara ai romani nei momenti del bisogno, durante i bombardamenti di Roma, le pestilenze, le gravi crisi.  Quell’immagine sacra è anche legata ai gesuiti perchè sant’Ignazio celebrò la sua prima messa proprio a Santa Maria Maggiore. Francescot affronterà un viaggio faticoso e impegnativo, in Thailandia e Giappone, che durerà fino al 26 novembre. In Thailandia - paese quasi totalmente buddista - si ferma qualche giorno per rivedere la sua cugina suora.



Al centro della trasferta in Giappone, invece (un paese che desiderava visitare sin da ragazzo) c'è la grande questione degli armamenti nucleari. Un tema che affronterà a Nagasaki e a Hiroshima. Sarà il secondo pontefice che sosterà in silenzio davanti all'orologio che segna ancora l'ora in cui fu sganciata l'Enola Gay su Hiroshima nel 1945, mettendo fine alla Seconda Guerra Mondiale. 

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«Usare le armi nucleari è immorale». Ha detto più volte il Papa Francesco, facendo riferimento anche alle scelte degli Usa e dell'Iran di indietreggiare nell'accordo sul nucleare.


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Nella capitale giapponese, è prevista anche la visita privata all’imperatore Naruhito, con il primo ministro e con le autorità e il corpo diplomatico. Durante l’ultimo giorno il Papa visiterà la Sophia University.

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Tra le persone che Papa Francesco che incontrerà in Thailandia e gli farà da interprete c’è anche sua cugina suor Ana Rosa Sivori. Una cugina di secondo grado per parte della nonna paterna, Rosa Sivori. La religiosa, 77 anni, fa parte delle Figlie di Maria Ausiliatrice e presta la sua opera nella scuola femminile St Mary, una delle cinque che la congregazione ha nel paese.

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 Suor Ana Rosa è arrivata in Thailandia da più di 50 anni come missionaria e, dice, « per aiutare questa gente a conoscere Gesù. Non per fare proselitismi ma per è stare con loro, fare che loro conoscano Gesù».


 

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