In particolare, mediante la predisposizione ad hoc di falsi documenti, buste paga false e altri artifizi, lo studio commerciale aveva simulato rapporti di lavoro di brevissima durata e retribuzioni fittizie, cui seguiva una comunicazione di licenziamento. Di conseguenza l’Inps aveva emesso mandati di pagamento mensili delle indennità di disoccupazione “Naspi” (nuova assicurazione sociale per l’impiego) a favore di almeno nove soggetti per un totale di oltre trentamila euro.
I riscontri eseguiti dalla Guardia di Finanza di Lanciano hanno permesso di ricostruire il meccanismo fraudolento e di individuare tutti i percettori delle indennità, che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, in concorso, per truffa aggravata ai danni dell’Ente previdenziale. Inoltre, a conclusione delle indagini e valutati i presupposti, il Gip presso il Tribunale di Lanciano Massimo Canosa, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore titolare del fascicolo, disponeva il sequestro preventivo di circa 34.000 euro, pari al totale delle indennità indebitamente percepite dagli indagati.
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