Dopo le recriminazioni sul passato da cui parte lo stesso presidente della Regione: «In questi anni è mancato un piano efficiente di protezione della costa che oggi paghiamo come un incubo ad ogni mareggiata», si punta al sodo. Non solo bussando alla porta del governo nazionale ma anche dell'Europa attraverso l'utilizzo dei fondi strutturali. La senatrice del M5s Gabriella Di Girolamo, ieri in rappresentanza della maggioranza di governo, ha ricordato che una prima risposta alla richiesta di aiuti proveniente dalla Regione è arrivata con lo stanziamento di 10milioni destinati a fronteggiare i danni causati dall'erosione. Risorse, come visto, giudicate però insufficienti da Marsilio, pronto a tornare alla carica.
Lo stesso governatore - sempre secondo quanto affermato ieri dall'esponente del M5s - avrebbe tuttavia risposto tempestivamente alla informativa del Mef (Ministero economia e finanza), fornendo la dettagliata relazione tecnica necessaria a giustificare aiuti per 50milioni. Nessuna risposta, invece, sulle risorse negate all'Abruzzo per far fronte ai danni causati dalla grandinata del giugno scorso: «Questa è una vicenda di cui non mi sono occupata», ha spiegato la parlamentare dei 5 stelle. Da parte sua il senatore di Forza Italia Nazario Pagano, anche lui presenta al tavolo in Regione, ha assicurato l'impegno dell'opposizione sull'emergenza maltempo: «Ho già presentato personalmente un emendamento alla legge di Bilancio per venire incontro alle istanze della Regione e dei sindaci, anche in relazione ai finanziamenti negati per la grandinata di giugno. Questi - sottolinea Pagano - sono argomenti in cui maggioranza e opposizione hanno il dovere di fare squadra».
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