La provincia di Teramo lancia la campagna “Uomini che amano le donne”

La Provincia di Teramo lancia la campagna “Uomini che amano le donne”
di Tito Di Persio
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Domenica 17 Novembre 2019, 20:39 - Ultimo aggiornamento: 21:29

#Uomini che amano le donne - non uccidono non violentano non maltrattano”. È questo lo slogan che dà il nome all’iniziativa promossa dalla Commissione delle pari opportunità di Teramo e dalla Provincia per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e che era stata presentata il 11 novembre nella sede dell’ente provinciale. Per la prima volta protagonisti e testimonial sono stati gli atleti, uomini delle società sportive del Teramo calcio, Roseto Sharks basket: parole forti contro la violenza sulle donne, promozione dei servizi sociali “La Fenice” e la casa d’accoglienza “Casa Maia”, diretti da Anna Paola Di Dalmazio e gestiti dalla Provincia.

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L’iniziativa, è nata in occasione della tappa fiorentina dello scorso 23 febbraio dal progetto "Stop alla violenza di genere. Formare per fermare", promosso dal Gruppo Menarini e accreditato dall'Ordine dei Giornalisti della Toscana presso l'Ordine dei Giornalisti Nazionale, l'elenco delle parole “da bollino rosso”, è uno strumento pratico per affrontare il tema in modo opportuno. I numeri, del resto, fanno emergere a chiare lettere l’urgenza di intervenire in questo delicato ambito: nel 2018 in Italia sono state uccise 69 donne, alle quali si aggiungono 7 milioni di persone di sesso femminile che, pur avendo salvato la vita, sono state picchiate, maltrattate o violentate. Dal 2000 a oggi si è consumata una strage con 3100 vittime.

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Ci sono espressioni da “bollino rosso”, per non rafforzare pregiudizi e stereotipi. Per questo, specie quando si tratta di violenza contro le donne, occorre attenersi scrupolosamente a un linguaggio appropriato. Ci sono infatti parole che possono aiutare le donne a liberarsi da una gabbia e denunciare violenze e sopraffazioni, ma ci sono anche espressioni che possono provocare danni gravissimi. Per aiutare i professionisti dell'informazione a trovare sempre le parole giuste, ma anche per aumentare la consapevolezza e sensibilizzare l’opinione pubblica ad affrontare il tema in modo corretto, è stato messo a punto un decalogo di parole e luoghi comuni da non utilizzare quando si parla di violenza di genere.

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Le parole spesso fanno la differenza: possono contribuire a cambiare le azioni e gli atteggiamenti delle nuove generazioni e contribuire a trasformare lo sguardo degli uomini sulle donne. Ma un linguaggio sbagliato può sortire l’effetto opposto, rafforzando pregiudizi e stereotipi e causando un dolore supplementare alle vittime. Ecco allora le espressioni da bandire a tutti i costi: «Amore malato, raptus, lei lo tradiva, se l'è cercata, perché lei non lo ha lasciato? era un bravo ragazzo, un padre buono, follia, le informazioni su come lei era vestita, i particolari raccapriccianti e l'indicazione sul tipo di ferite».

 

«Le parole possono far seguire alla violenza fisica, che segna per sempre, una violenza psicologica che non si rimargina - osserva Alessandra Kustermann, direttore dell'Uoc del pronto soccorso Ostetrico-ginecologico e del Soccorso violenza sessuale e domestica del Policlinico di Milano - Usare le parole giuste fa sì che l'opinione pubblica percepisca il fenomeno per come è davvero».

«Una battaglia di valori così importante come questa deve essere combattuta insieme da donne e uomini», ha detto Tania Bonnici Castelli, presidente della Cpo Teramo. «Bisogna ricostruire il rapporto uomini - donne - ha aggiunto la consigliera provinciale Beta Costantini - e lo sport è il mezzo ideale per diffondere la nostra campagna perché è portatore già di per sè della non violenza e arriva a tutti». Una campagna che vuole assumere il ruolo di «formare e informare senza mai fermarsi, come fa la Provincia di Teramo nonostante il Piano nazionale antiviolenza manchi di finanziamenti», ha sottolineato il presidente Diego Di Bonaventura facendo notare, insieme al sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, come nei rispettivi consigli comunale e provinciale le donne siano una presenza importante. «Il Comune di Teramo sta lavorando per l’istituzione di una Commissione per le pari opportunità a composizione mista», ha annunciato il primo cittadino. «Iniziative che però devono essere accompagnate da un quadro normativo adeguato», ha aggiunto il vice presidente della Provincia Alessandro Recchiuti.

«Soddisfatti» si sono detti i presidenti del Teramo calcio Franco Iachini, del Roseto Sharks Antonio Norante e il vicepresidente dell’Amicacci di Giulianova Peppino Marchionni per questa iniziativa che, hanno detto, mette in risalto le finalità sociali dello sport. 

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