Piazza Fontana, c'è un video della strage: lo rivela il libro del giudice Guido Salvini

Piazza Fontana, c'è un video della strage: lo rivela il libro del giudice Guido Salvini
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Venerdì 15 Novembre 2019, 21:02
C'è un video che riprende le fasi precedenti e subito successive alla strage di Piazza Fontana, l'attentato che il 12 dicembre 1969 provocò 17 morti e 88 feriti. A quasi cinquant'anni dall'esplosione, che segna l'inizio della strategia della tensione, il libro inchiesta La maledizione di Piazza Fontana”, scritto dal giudice Guido Salvini e dal giornalista Andrea Sceresini e pubblicato da Chiarelettere, rivela un dettaglio finora inedito.  «Ci sono due bobine, due nastri Super 8, che mostrano cosa accadde quel pomeriggio di dicembre di fronte alla Banca nazionale dell'agricoltura. La cinepresa si trovava sull'altro lato dello slargo, in direzione di piazza Beccaria, ed era azionata da uomini dei servizi segreti o da chi lavorava per loro», rivela l'Antiquario, figlio del socio di Tom Ponzi presunto regista del film della strage. Dei nastri si sono perse le tracce. «Ho potuto visionare personalmente circa mezz'ora di immagini, può capire da solo da chi... Nella seconda bobina si vede un camion Om con cassone telato e targa romana. Il camion passa davanti alla banca, si ferma e apre la portiera. Viene allungata una borsa, un uomo la prende ed entra all'interno dell'edificio», prosegue nel suo racconto il testimone che non è per nulla illogico: le riprese sono le migliori armi di ricatto, scrive il giudice Salvini. 

LE IMMAGINI
 «Quindi il camion riparte e fa un lungo giro: si vede l'esplosione, e poi di nuovo il camion che ripassa una seconda volta di fronte alla banca, come a verificare che tutto è andato bene... Fu una scena orribile che non dimenticherò mai. C'era una donna ferita, aggrappata a ciò che restava di una delle porte di cristallo dell'edificio.
Si era salvata per un pelo: la deflagrazione l'aveva colta proprio davanti alla soglia», parole pronunciate dall'Antiquario di fronte al magistrato, autore dell'ultima istruttoria sulla strage di piazza Fontana. Salvini domani presenterà il libro nella rassegna milanese
Bookcity.  Non posso dirle molto di più, solo due cose: la bomba è stata innescata nella zona di San Babila, dalle parti del bar Gin Rosa. Per quanto riguarda il camion, invece, resta poco da fare: è stato distrutto dopo un paio di settimane. Lo hanno fatto saltare per aria a Roma, simulando un atto terroristico. È stata una mossa intelligente: la polizia ha indagato sull'attentato, non certo sul camion. Ecco, questo è veramente tutto», conclude l'Antiquario. Rivelazioni su cui il giudice Salvini continua a interrogarsi: quelle bobine esistono ancora? Quante persone vi hanno avuto accesso nel corso degli anni? E con quale scopo? Sono domande che probabilmente resteranno per sempre prive di una risposta definitiva. Nel libro di circa 600 pagine, frutto di un'indagine durata oltre dieci anni, si svela anche l'identità del Paracadutista, il giovane ordinovista veronese che avrebbe fisicamente messo la bomba.
Dopouna lunghissima e controversa vicenda giudiziaria, che ha visto i processi concludersi con l'assoluzione degli imputati, nel 2005 la Cassazione ha affermato che la strage fu realizzata dalla cellula eversiva di Ordine Nuovo capitanata da Franco Freda e Giovanni Ventura, non più processabili in quanto assolti con sentenza definitiva nel 1987. Non c'è mai stata, invece, una sentenza per gli esecutori materiali, coloro che cioè portarono la valigia con la bomba all'interno della Banca nazionale dell'Agricoltura.
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