La Roma di Max Pezzali: questa città è difficile, ma ci vivrei

La Roma di Max Pezzali: questa città è difficile, ma ci vivrei
di Mauro Evangelisti
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Sabato 16 Novembre 2019, 00:00
C’è stato un tempo, fino a qualche mese fa, in cui sui social sbocciavano centinaia di messaggi di chi spiegava che Roma sta vivendo una nuova primavera, che ogni giorno arrivano decine di bus nuovi e che i rifiuti per strada sono un’invenzione. Poi andavi a vedere i profili e scoprivi che gli autori abitano a Vercelli, Pordenone, San Severo o Cosenza. Non sono romani, ma chissà perché volevano spiegare ai romani che la loro città è diventata un piccolo paradiso. Ecco, ora questo succede meno, le macchine della propaganda si sono ingolfate. L’occhio di chi vede Roma, da turista, da visitatore assiduo o da trapiantato, è in fondo quello del lombardo Max Pezzali. Il suo nuovo brano “In questa città” e il video raccontano, senza infierire, piccoli e grandi mali. L’arrivo alla stazione Termini dove non ci sono auto bianche («siamo in mille e i taxi forse solo una decina»), gli ingorghi («A Prati Fiscali ci si può pure invecchiare»), strane frequentazioni a Tomba di Nerone («chissà se stasera incontro il mio amico cinghiale che non è un soprannome, è proprio l’animale»), le difficoltà degli spostamenti («meglio starsene rinchiusi nel proprio quartiere»). E atto d’amore finale: «In questa città C’è qualcosa che non ti fa mai sentire solo». Roma è difficile, ma ci vivrei. 
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