Quote rosa, il sindaco di Ferentillo azzera la giunta e cerca una assessora

Quote rosa, il sindaco di Ferentillo azzera la giunta e cerca una assessora
di Aurora Provantini
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Venerdì 15 Novembre 2019, 14:53 - Ultimo aggiornamento: 18:14

Il sindaco di Ferentillo fa marcia indietro e manda a casa i suoi assessori. Con decreto del 14 novembre Enrico Riffelli revoca la nomina di vice sindaco a Roberto Pellini, di assessore esterno a Paolo Silveri, e resta solo. «Vista la nota inviata al Comune dalla Consigliera di Parità della Regione - riporta il documento - con la quale si solleva l’illegittimità per violazione della parità di genere, visto il ricorso notificato in data 12 luglio e vista l’ordinanza del Tar del 12 settembre che accoglie l’istanza cautelare», il sindaco azzera tutto.


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«In questo modo – spiega Riffelli - ho maggiore capacità di movimento per formare una squadra ex novo che rispetti la legge sulle pari opportunità. Sto facendo una ricognizione sul territorio per individuare la donna con le competenze giuste per governare seguendo le mie linee programmatiche. Non è detto che la trovi, ma prometto che entro una settimana verrà ricomposta la giunta». Già a luglio la Consigliera della Regione, Monica Paparelli, invita Riffelli ad adeguarsi alle legge sulla parità di genere e a quanto previsto dalla Statuto. Riffelli non risponde, allora lei sottoscrive il ricorso al Tar insieme alle consigliere comunali Elisabetta Cascelli e Lavinia Rossi. Difese dagli avvocati Folco Trabalza, Monica Raichini e Fabrizio Garzuglia, vanno contro tutta la giunta perché «pur in presenza di quattro donne elette, tutte idonee ad assumere l’incarico assessorile, senza che sia stata svolta alcuna istruttoria, risulta essere costituita in maniera palesemente illegittima».

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Il Tar riconosce in via cautelare la fondatezza del ricorso, accoglie l’istanzia, condanna il Comune al pagamento delle spese legali, e fissa la trattazione al 17 dicembre. E’ a questo punto che Riffelli revoca le nomine, prima che il Tar si esprima definitivamente. Interviene Monica Paparelli: «Il caso di Ferentillo ci fa capire che in Umbria le pari opportunità sono ancora un obiettivo da perseguire con tenacia. Il decreto rappresenta una vittoria per le consigliere che hanno portato avanti la battaglia contro il discrimine di genere. Perché è difficile credere che ci si candida e che poi non si vuole andare al comando». «Mi auguro che tutto questo serva davvero ad inserire una donna in giunta e che non si ripeta lo stesso schema, perché le norme a protezione della presenza femminile negli enti pubblici esistono e vanno rispettate» - dice Sonia Berrettini, vice presidente del Centro per le Pari Opportunità. «Per noi è davvero una grande vittoria – affermano Elisabetta Cascelli e Lavinia Rossi- anche se il decreto arriva tardivamente rispetto alle eccezioni sollevate a giugno in consiglio comunale. Tardi rispetto alla diffida e al ricorso. Ci auguriamo che non sia un gesto fatto in extremis dal sindaco per sottrarsi al giudizio del Tar. Restiamo in attesa delle decisioni circa le nuove nomine perché non intendiamo assistere ad altri provvedimenti discriminatori. Lanciamo anzi la campagna: Io sono donna e sono pronta a fare l’assessore. Un invito a governare rivolto a tutte le concittadine». 

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