Acqua alta, Cipriani: «Venezia in balia di se stessa, il Mose non la difenderà mai»

Acqua alta, Cipriani: «Venezia in balia di se stessa, il Mose non la difenderà mai»
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Mercoledì 13 Novembre 2019, 21:26 - Ultimo aggiornamento: 21:30

A seguito dell'acqua alta da record che ha invaso Venezia, quasi all'unisono tutti hanno parlato dell'importanza di completare il Mose, l'opera di ingegneria civile - tutt'ora in fase di realizzazione - progettata allo scopo di isolare temporaneamente la laguna dal mare Adriatico durante gli eventi di alta marea. Tutti si sono espressi a favore del compltamente dell'opera, tutti tranne Arrigo Cipriani, il patron dello storico Harry's Bar del capoluogo veneto. «Secondo me Venezia è in balia di se stessa e non è capace di mettere in moto cose che sono state fatte a monte e decise prima da gente che non c'entrava e non aveva capito niente della città, come quest'opera, che non difenderà mai» Venezia «dalle acque alte».

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Cipriani all'Adnkronos, riferendosi proprio al Mose, ha detto: «La mia paura è che prima hanno fatto parlare tutto il mondo con l'idea già radicata di fare una difesa che è costata 6.000 milioni, probabilmente ne sono stati rubati 500 almeno. Quella è diventata subito l'idea unica di salvezza di Venezia, sono state scartate moltissime altre idee che sarebbero costate molto meno e che probabilmente avrebbero anche funzionato. Adesso ci troviamo di fronte a quest'opera che veramente colpevolmente non è stata messa in moto. È già pronta da mesi e evidentemente non hanno fatto le prove eccetera».

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«Non si vede chiaro - aggiunge il patron dell'Harry's Bar - perché non si capisce chi deve essere l'autorità che la fa funzionare. A parte il Consorzio Venezia Nuova che l'ha costruita (e secondo me dovrebbe essere quello), però a monte ci dovrebbe essere un Magistrato alle acque che sovrintende a quest'opera quando è in funzione e che non esiste più: Renzi l'ha levato in due minuti 3-4 anni fa, dopo che esisteva dal 1500. Toninelli durante il suo mandato non ha provveduto a sostituire il direttore delle opere pubbliche, che avrebbe dovuto essere quello che aveva la responsabilità di far agire questa roba qua». «Non c'è nessuno in questo momento - dichiara ancora Cipriani - si vede soltanto Conte che arriva a Venezia per fare atto di presenza. Io se lo vedo gli dico
guardi, mi dispiace ma lei cosa viene a fare a Venezia? Avrebbe dovuto fare qualche cosa quando era al Governo prima e con questo secondo governo anche».

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«L'acqua alta a Venezia è un fatto abbastanza normale, che avviene da mille anni - sostiene Arrigo Cipriani - questa è stata un'acqua alta eccezionale e mi sembra però che sia stata grandemente dilatata dalla stampa. L'acqua alta viene su e va giù verticalmente, non è un'inondazione - prosegue il patron dell'Harry's Bar - è pulita, non è un'acqua di fiume sporca e i veneziani sono abituati. Questa volta è venuta diciamo 40-50 cm più alta, quasi come quella del 1966. Però io ricordo che nel 1966 l'Harry's Bar era aperto il giorno dopo. Oggi noi eravamo aperti al lunch e siamo aperti per la cena».

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«Non per darsi delle arie - specifica Cipriani - ma credo che uno che vive e lavora a Venezia da tantissimi anni ormai è abituato a queste vicende. L'acqua alta può avvenire tutti gli anni d'inverno, questa volta è stata accompagnata da un grande vento eccetera.
Ma quello che fanno vedere alla televisione, le gondole disperse, i vaporetti...Quella è tutta colpa dell'uomo, non hanno provveduto in tempo a tutelarsi verso un'acqua alta che ha fatto superare gli ormeggi alle barche. Di tragico non vedo niente, non vedo una cosa così enorme da far parlare tutto il mondo».


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