Molto meno appagato è invece Sarri: la sua Juventus deve arrivare alla conclusione quasi tre volte più del Cagliari per segnare (una rete ogni 7,40 tiri) ed è addirittura decima. Essendo pari anche la differenza reti (+11) è evidente come la Juve sia più brava a tramutare i gol di Cristiano Ronaldo, Dybala, Pjanic e Higuain (rispettivamente a quota 5, 3, 3 e 2) in vittorie. Medaglia d’argento in questa speciale graduatoria per l’Inter di bomber Lukaku (9 centri) grazie a 26 reti su 139 tiri (18,7%). Al terzo posto una sorpresa: il Sassuolo tredicesimo nella classifica reale (ma con una partita in meno). I neroverdi di De Zerbi hanno segnati 21 volte (Berardi e Caputo sugli scudi con 7 e 5 gol) sfruttando 115 tiri (18,26%). Paga, il Sassuolo, i 21 gol incassati. Quarta è la Lazio della coppia gol più prolifica dei cinque maggiori tornei europei grazie al capocannoniere Immobile (14 prodezze) e all’emergente Correa (6): 28 reti totali, ma con 160 tiri. Uno spreco che non fa sfruttare a pieno il potenziale della miglior differenza reti del torneo (+14). Solo l’Atalanta, quinta anche qui, segna e tira di più (30-181). Simone Inzaghi si aggiudica per ora il derby con Fonseca: la Roma è solo ottava. Venti gol per i giallorossi di Dzeko (5 reti), Kolarov (4) e Zaniolo (3) con 139 tiri, ovvero 14,38% e un centro ogni 7 conclusioni (6,95). Spara a salve e “rischia la B” il Milan che, con 11 reti in 123 tiri, è quart’ultimo. A Piatek (3 gol) e soci servono 11 conclusioni per fare centro.
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