L’Aquila, mobilità sostenibile: autobus elettrici e nuove macchine per Polizia Municipale

L’Aquila, mobilità sostenibile: autobus elettrici e nuove macchine per Polizia Municipale
di Daniela Rosone
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Novembre 2019, 16:31
L’AQUILA - Autobus elettrici, stazioni di ricarica per i bus, incentivi ai privati per l’acquisto di veicoli elettrici, conversione dell’autoparco della Polizia Municipale, realizzazione di aree per ricaricare i veicoli elettrici in prossimità dei caselli autostradali, bike sharing e incentivi per l’acquisto di bici a pedalata assistita.

Passa attraverso questi sette punti la realizzazione del progetto del Comune dell’Aquila sulla mobilità elettrica che prevede un finanziamento totale di circa 12 milioni di euro, fondi Restart ma anche Por Fesr e comunali. Il Comune, infatti, ha chiesto rispetto agli 8 milioni di euro iniziali un’integrazione di quasi 4 milioni.

Lo stato dell’arte, ad oggi, vede un autobus elettrico già acquistato, uno che sarà in funzione da questa settimana con collaudo già effettuato e altri due che saranno consegnati prima della fine dell’anno. Così ne mancherebbero all’appello solo 8 che arriveranno successivamente. 

Intanto è già stata avviata la gara per dotare la Polizia Municipale del capoluogo di veicoli elettrici per rinnovare in questo senso il parco macchine. 

Rispetto agli incentivi per chi acquista bici a pedalata assistita, sono arrivate già 219 richieste, 209 sono state liquidate, le altre sono in fase di liquidazione. Per quanto riguarda gli altri punti in oggetto si procederà alla loro realizzazione l’anno prossimo.

L’obiettivo è rendere la città sempre più “sostenibile” e questo deve passare attraverso lo scambio intermodale, il miglioramento della rete dei servizi, il potenziamento del trasporto pubblico locale per incentivare una mobilità sempre più dolce e sostenibile che possa in qualche modo rivitalizzare i centri storici, istituzionali, commerciali e residenziali ma conciliare al tempo stesso il bisogno di natura ed ecologia.

Il Comune sta provando a sviluppare insomma un sistema di mobilità diverso usando sistemi alternativi di trasporto come i mezzi elettrici o i sistemi di sharing mobility in ambito urbano ed extraurbano.

L’ambito trasportistico comunale si innesta su un tessuto urbano caratterizzato da un centro importante con una periferia urbana di 63 frazioni. Un assetto poco compatto, peggiorato dopo il sisma con l’aumento del traffico e del pendolarismo.

Cambiamenti che saranno fatti mano a mano ma che vogliono produrre un obiettivo: decongestionare i centri storici rendendoli in futuro interamente pedonalizzati (cosa non possibile ora con la ricostruzione in corso anche se esiste in centro come si sa la parziale pedonalizzazione di alcune zone in determinati orari spesso però non rispettata) incrementando così la mobilità elettrica.

C’è da dire che i numeri oggi sono molto bassi. Le auto elettriche sono ancora pochissime, sia per i costi che per le possibilità applicative. La cultura dell’auto elettrica ancora non c’è in città. Per questo entra in gioco la capacità del pubblico di attrarre con incentivi all’acquisto. L’approvazione del progetto risale al 2018.
© RIPRODUZIONE RISERVATA