La Virtus Bologna suona l'ottava sinfonia. Brindisi è seconda da sola

Teodosic in azione
di Marino Petrelli
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Domenica 10 Novembre 2019, 22:54

La Virtus Bologna vince in campo e fuori. Sul rettangolo di gioco batte Treviso al termine di una partita molto dura, sugli spalti l'esperimento della partita in Fiera, la prima di cinque consecutive in casa, è riuscito benissimo. Oltre 7.500 spettatori hanno salutato la nuova struttura e la dirigenza virtussina esulta. Dietro la Happy Casa Brindisi passa a Trieste ed è seconda in classifica da sola. Brescia batte Varese nell'anticipo di mezzogiorno, con un allungo dal 26 pari al 51-37 a cui Varese non può rispondere più. Finisce 91-74 e la Leonessa sale a quota 10 punti. Vince anche la Virtus Roma sul campo di Cantù e risale in classifica. Il posticipo serale è vinto dalla Reyer al termine di una partita brutta e nervosa. Domani chiude la giornata il posticipo tra AX Milano e Pistoia, un testa coda che lo scorso campionato vide la vittoria a tavolino per i toscani per il famoso caso Nunnaly.

VANOLI CREMONA - POMPEA BOLOGNA 80-73
La Fortitudo ha il male di trasferta. La rimonta non si completa e arriva la seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle ultime tre trasferte. Al primo vantaggio esterno, 17-19, la Vanoli reagisce con un parziale fino al 35-22. Bologna prova a reagire (46-36), Cremona allunga ancora, ma al 27esimo la partita è in equilibrio: 60-54. La squadra di casa ritrova il +11, Aradori ricuce a meno quattro quattro. E' l'ultimo sussulto, finisce 80-73. Happ, appena arrivato a Cremona, segna 19 punti. Per la Fortitudo, Aradori 19 punti, Sims 18. 

SEGAFREDO BOLOGNA - DE LONGHI TREVISO 84-79
La festa in Fiera rischia di essere rovinata da una Treviso che per 25 minuti tiene testa alla capolista che poi si scioglie nel finale e conquista l'ottava vittoria su altrettante partite. Bologna parte bene, 14-10, ma Treviso mette subito il naso avanti. Al primo riposo è 20-17. Bologna prova l'allungo, 35-29 al 15esimo, ma smette di segnare e Treviso piazza un parziale da 5-17 che la manda al riposo lungo avanti 40-46 con una tripla di Logan da metà campo. La Virtus si scuote, 52-51, poi 62-54 con un canestro di Gaines (per lui 20 punti alla fine). Treviso ha il tempo di rientrare fino al meno tre ad inizio quarto periodo, ma la Virtus non vuole rovinarsi la festa. Un recupero di Teodosic (12 punti e sei assist come l'altro serbo Markovic) chiude i giochi 84-79. La Fiera festeggia, esperimento riuscito.

PALLACANESTRO TRIESTE - HAPPY CASA BRINDISI 72-80
Brindisi continua nel suo cammino di altissimo livello, espugnando l'Allianz Dome con un finale di grande sostanza. Per i ragazzi di coach Vitucci è la terza vittoria consecutiva in campionato che vale il secondo posto. Decidono nel finale cinque punti in fila di Zanelli dei 10 totali della sua partita. In doppia cifra anche Banks con 18, Bronw con 10, Martin con 15 e Thompson con 13. Trieste aveva cominciato bene, 22-21 al primo periodo, poi 36-37 al riposo lungo. Il massimo vantaggio, 40-50 nel terzo quarto, viene rosicchiato minuto dopo minuto dai padroni di casa, sorretti da Cooke da 13 punti e 14 rimbalzi. I 19 rimbalzi offensivi tengono in vita Trieste ma nell’ultimo minuto è Zanelli a sparigliare le carte con la tripla del +4 e i tiri liberi della vittoria. Brindisi vola, Trieste resta nelle zone basse. 

UMANA VENEZIA - BANCO SARDEGNA SASSARI 55-54
La riedizione della finale scudetto si conferma spigolosa tra due squadre che non si "amano" cestisticamente parlando. La partita è nervosa e particolarmente brutta. Bilan e Spissu lanciano i sardi 7-15 al quinto. Il primo periodo si chiude 13-18. Evans tiene avanti gli ospiti fino al 18-22, poi Filloy e Vidmar permettono alla Reyer di sorpassare e chiudere 33-26 al riposo lungo. De Nicolao segna il 38-32, Sassari accorcia fino al 44-41. Daye schiaccia il 46-45, poi partita senza canestri per quasi cinque minuti. Sul 53-48 segnato da Bramos, Venezia sembra potercela fare, ma sei punti in fila mandano la Dinamo avanti 53-54 a 70 secondi dalla fine. Non si segna più fino a due secondi dalla fine quando Watt realizza il canestro del sorpasso. Al Taliercio finisce 55-54, una partita che non resterà negli annali.

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