Rieti, Npc ko, Cattani: «Brown?
Vorrei che il suo rendimento
fosse da americano», Rossi:
«Troppe cose non hanno funzionato»

Delusione dei giocatori Npc (Foto Riccardo Fabi/Meloccaro)
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 10 Novembre 2019, 21:34
RIETI - «Avevamo paura di questa partita e, purtroppo, i nostri timori si sono confermati». Mastica amaro Giuseppe Cattani subito dopo la sirena finale che sancisce il ko interno per 72-85. Il patron fa i complimenti all'Eurobasket: «Avevano più fame di noi». E poi non si sottrae a un giudizio su Brown. E' un problema? «Non vorrei lo diventasse – risponde secco Cattani – e vorrei che il suo fosse il rendimento di un americano» E poi guarda al futuro: «Ora comunque chiudiamo il capitolo Eurobasket e pensiamo alle prossime sfide di un campionato difficilissimo perché equilibratissimo».

«Ci è mancato troppo per poter pensare di poter portare a casa una gara contro una squadra che era 0 punti e che, di conseguenza, avrebbe fatto la partita della vita». Il coach della Zeus Rieti, Alessandro Rossi, non si nasconde dopo la sconfitta contro l’Eurobasket. In sala stampa analizza in maniera diretta quello che non è andato tra i suoi: «Ci è mancato un buon approccio iniziale, consistenza e concentrazione. Abbiamo vissuti di sprazzi dentro i singoli quarti e questo non è bastano per portare a casa la partita. Bravi loro per come si sono presentati qui: il fatto che avessero perso in volata tante partite non era un caso. Dovevamo avere più testa: se prendiamo 85 punti in casa, vuol dire che non siamo noi».

Inevitabile non affrontare il discorso Elijah Brown: l’americano è stato latitante per buona parte della gara, con errori pesanti. Non è la prima partita che stecca e non ci si può nascondere dietro al fatto che potrebbe diventare un fattore negativo. «Non siamo stati bravi a metterlo in partita all’inizio – ribatte Rossi - e stavolta non siamo riusciti neanche a coinvolgerlo bene. Penso che in una partita così, dove concedi 85 punti e dove gli avversari sono arrivati spesso al ferro con tanta facilità, trovare il singolo colpevole può essere rischioso e forse sbagliato. Magari non ha fatto una buona partita, ma interroghiamoci tutti sui motivi che ci hanno portati a giocare così. Siamo in un campionato equilibrato e lo ha dimostrato Eurobasket oggi, che è arrivata qui con 0 punti, ma non vale certo lo 0 in classifica. Oggi ciò che non è andato è stato l’atteggiamento».

Proprio su difesa e atteggiamento il coach ha fatto una lunga analisi. «Non abbiamo mai messo sotto pressione la difesa dell’Eurobasket – spiega il coach – e lo dimostra il fatto che eravamo a 0 falli dopo oltre 5’ del 4° quarto. Con la zona a Bergamo avevamo fatto grandi cose, mentre l’Eurobasket ha fatto adattamenti diversi per attaccarci. Abbiamo provato a giocare con 4 piccoli e Cannon per allargare il campo e questa scelta, vista la sconfitta, non ha pagato. Con Tortona invece, ad esempio, aveva pagato. Ma se prendiamo 85 punti in casa non vinceremo mai. Non voglio pensare che i ragazzi abbiano sottovalutato gli avversari, ma c’è stato un calo evidente di tensione e molte volte la testa nello sport è decisiva. Per quanto riguarda i tanti cambi, va detto che Stefanelli non può ancora stare troppo a lungo in campo, Passera ha un problemaa fisico in questo momento e Filoni veniva da una settimana di influenza. Questi non devono essere assolutamente alibi, ma anche il fatto di essere andati a intermittenza ci ha costretto a fare tanti cambi».

Tranquillo ma teso, il coach Rossi è arrivato in sala stampa dopo il collega Maffettoni che, al contrario, era molto felice. «Sono molto contento per i miei ragazzi – ha detto il tecnico ospite - anche perché Rieti non è mai un campo facile e la Npc è una squadra che gioca con grandissima energia. Nel momento di maggiore difficoltà, all’infortunio di Miles, la squadra ha reagito bene. Questa è la prima partita alla quale siamo arrivati dopo una settimana piena di allenamenti e i risultati si sono visti. Io ho sempre visto un gruppo coeso ed è chiaro che, anche di fronte a difficoltà toste, si può andare avanti e metterci qualcosa in più. Stasera i ragazzi hanno dimostrato di essere un gruppo e spero di aver trovato la quadratura del cerchio».
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