O almeno diede l’annuncio che sarebbe cambiato. Martedì prossimo, che è il 12, non nel parrucchiere cinese ma sempre a Bologna, Occhetto tornerà a parlare dell’atto iniziale con cui sarebbe finito due anni dopo il partito comunista e nato il Pds e lo farà insieme a Romano Prodi e a Piero Fassino. Era atteso anche Nicola Zingaretti, il segretario del Pd che vuole fare “un partito completamente nuovo”.
Ma non ci sarà: è in viaggio negli Stati Uniti, manderà un video messaggio di saluti. “La nostra storia – dice sempre Occhetto – viene raccontata come se si fosse passati direttamente dall’epoca luminosa di Enrico Berlinguer a quella buia del Partito democratico, saltando il grande travaglio culturale e politico che c’è stato in mezzo.
Ossia anche la Svolta e il Pds. E questa è una vera infamia storica”. Chissà se martedì la rievocazione di quel momento storico importantissimo si fermerà al livello dell’amarcord oppure darà spunti utili per ripartire al Pd. Che ne ha assai bisogno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA