Roma, nuovo rogo a Centocelle: in fiamme Baraka Bistrot, «solidale» con La pecora elettrica. Il titolare: «Non riaprirò»

Roma, nuovo rogo a Centocelle: in fiamme Baraka Bistrot, «solidale» con La pecora elettrica. Il titolare: «Non riaprirò»
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Sabato 9 Novembre 2019, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 01:27

Ancora un locale in fiamme a Centocelle, alla periferia della Capitale. A quattro giorni dal rogo che ha distrutto per la seconda volta la libreria antifascista «La Pecora elettrica», nella notte è stato incendiato un bistrot a poche centinaia di metri. Ad andare a fuoco il Baraka Bistrot in via dei Ciclamini che nei giorni scorsi aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook post di solidarietà alla libreria incendiata. Il locale aveva chiuso da poco quando sono divampate le fiamme. I vigili del fuoco hanno domato l'incendio e durante le operazioni la palazzina è stata evacuata a scopo precauzionale. Fortunatamente non ci sono feriti o intossicati. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri della compagnia Casilina che si stanno occupando anche del rogo che ha distrutto la «Pecora elettrica», alla vigilia della sua riapertura. Con quello della notte scorsa salgono a quattro in cinque mesi gli incendi in locali del quartiere.

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L'ipotesi, anche in questo caso, è quella di un atto doloso. La serranda del «Baraka Bistrot» è stata divelta e all'interno sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile, oltre alla telecamera coperta. Non si esclude che possa esserci un filo conduttore con i roghi precedenti. I cittadini della zona ipotizzano la pista del racket. Un tempo quartiere della resistenza, ora Centocelle è infatti un nuovo avamposto della movida capitolina. Con la metro sono arrivati giovani e tanti locali. «Ma anche lo spaccio e il racket», dicono gli abitanti: «Il sabato qui si riempie, è pieno di giovani, i locali fanno affari. Forse anche la malavita vuole farli». Nelle prossime ore è attesa in Procura l'informativa dei carabinieri sull'incendio della scorsa notte, poi i magistrati apriranno un fascicolo. L'ipotesi di reato potrebbe essere quella di «incendio doloso aggravato», come nel caso del rogo di qualche giorno fa. «Avevo chiuso intorno alle 2.45 - ha raccontato Marco, il titolare del locale - circa un'ora dopo sono stato svegliato perché il sistema d'allarme aveva rilevato dei rumori. Sono entrato in macchina e quando sono arrivato ho trovato la serranda sradicata e la porta aperta». Marco è amareggiato per l'accaduto. «Abbiamo aperto da poco, a settembre. C'è poco da dire. Ripulisco e basta. Non riaprirò - ha aggiunto -. Non si può lottare contro una cosa che non sai cos'è». Ad esprimergli solidarietà la sindaca Virginia Raggi che gli ha personalmente telefonato nel pomeriggio prima di recarsi a Centocelle. «Non arrendetevi, le istituzioni sono con voi», è il messaggio che Raggi ha voluto mandare in primis ai gestori dei due locali incendiati ma anche agli abitanti della zona, aggiungendo: «Vogliamo assolutamente difendere e rafforzare la convinzione dei cittadini che le istituzioni ci sono».
 

Mentre il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha annunciato: «Presenteremo un pacchetto di provvedimenti a sostegno di imprenditori colpiti da atti intimidatori e di violenza». Ad intervenire sulla vicenda anche il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. «L'attenzione e l'impegno del Viminale, ed in particolare del Prefetto e di tutte le Forze dell'ordine che operano nella capitale, sono al massimo», ha detto, spiegando che parteciperà alla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica in programma venerdì. E oggi decine di persone si sono radunate in via dei Ciclamini dando vita a un'assemblea cittadina in strada. «È agghiacciante. I fatti parlano da soli - hanno detto alcuni -. È un attacco a tutti, all'intero quartiere». Per giovedì sera è in programma una nuova «passeggiata di autodifesa».



LA SINDACA RAGGI
«Roma è con il Baraka Bistrot e tutte le realtà che producono cultura e aggregazione a Centocelle. Questa notte un altro rogo inquietante, a pochi metri dalla pecora elettrica: Roma Capitale è con voi. Non dobbiamo abbassare lo sguardo di fronte a questi atti, avanti a #atestaalta». Così in un tweet la sindaca di Roma, Virginia Raggi«Io non ho mai chiesto di militarizzare la città, né ho già parlato con il ministro della Difesa, che non ha mai bocciato alcuna richiesta perché non c'è mai stata da parte nostra una domanda in tal senso», ha aggiunto la sindaca, a Centocelle per visitare il Baraka Bistrot. «C'è bisogno di tenere alta l'attenzione. Queste attività animano un quartiere che è vivo e vitale. Noi vogliamo assolutamente difendere e rafforzare la convinzione dei cittadini che le istituzioni ci sono». e ancora: «Dobbiamo rafforzare questa rete sociale che avete creato come esercenti. Le istituzioni devono aiutare. Cerchiamo di capire insieme quale possa essere la strada migliore», ha aggiunto rivolgendosi alla donna che gestisce il locale. «Non arrendetevi, le istituzioni sono con voi». Questo il messaggio che oggi la sindaca di Roma Virginia Raggi, con la sua visita a Centocelle, ha voluto mandare in primis ai gestori dei locali recentemente oggetto di roghi, rivolgendosi più in generale anche agli abitanti della zona. La sindaca ha prima visitato il Baraka Bistrot, poi si è recata nella strada dove è andata a fuoco anche la Pecora Elettrica.

 

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