Una magia di Oristanio stende l'Ecuador: Italia si guadagna i quarti contro il Brasile

L'esultanza degli azzurrini dell'Under 17
di ​Vanni Zagnoli
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Giovedì 7 Novembre 2019, 23:17 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 19:47
Dieci anni dopo, l’Italia è ai quarti di finale ai mondiali under 17. Batte l’Ecuador per 1-0 e lunedì a mezzanotte affronterà il Brasile padrone di casa, sempre con diretta su SkyArena (canale 204). Nell’ultima gara del girone aveva diminuito l’impegno, contro il Paraguay, per evitare l’Argentina in questo primo turno a eliminazione diretta, la strategia è risultata vincente perchè gli ecuadoregni sono inferiori. A Cariacica decide la punizione di uno dei 4 interisti impiegati, Gaetano Pio Oristanio, salernitano di Vallo della Lucania, calcia di sinistro da oltre 30 metri, sotto la traversa, sorprendendo il portiere Lopez. E 32 sono i gradi di temperatura, peccato che lo stadio Kleber Andrade sia semivuoto. 

L’avvio è gialloblù, quasi a saggiare la compattezza del 4-3-1-2 disegnato dal ct Carmine Nunziata, l’ex regista di Padova e Torino, che era stato anche vice di Gigi Di Biagio, nell’under 21. Pirola in difesa è una certezza, esce palla al piede con personalità da nazionale maggiore, addirittura. Il ritmo è generalmente basso, lo testimonierà anche il gps, sotto la maglia degli azzurrini. Lamanna tocca di testa sul fondo, mentre Chavez è insidioso per due volte per i sudamericani. Il difensore Delgado è distratto sul pressing di Gnonto in area piccola, Nicola Cudrig non è abbastanza convinto e il portiere Lopez può respingere. Il nostro trio di colore Udogie-Tognya-Gnonto si muove parecchio, cresce verso la mezz’ora, in velocità: Gnonto sbaglia a porta vuota sul rilancio sbagliato dal portiere. Il finale di tempo è di nuovo ecuadoregno, con il salvataggio del portiere Molla su Vite. 

Il secondo tempo è più italiano, con due parate, di piede sul destro di Brentan da fuori e sul tirocross di Gnonto, l’Ecuador replica con il sinistro di Mina, deviato da Molla. I sudamericani prendono il possesso delle operazioni, come in avvio. Affondano a destra con Cabezas, leggermente spinto da Ruggeri, l’arbitro australiano dà rigore, è richiamato al Var e impiega quasi due minuti per convincersi come quella smanacciata non possa essere così decisiva. Il grande spavento rianima gli azzurrini, Gaetano Pio Oristanio si procura e trasforma la punizione centrale ma molto lontana, calcia di potenza e precisione, neanche gli serve angolare. Gli attacchi finali sudamericani non sono efficaci.

Nell’87, l’unica semifinale per l’Italia, perse il bronzo con la Costa d’Avorio, per 2-1, in Canada. Nella rosa c’erano il portiere Micillo, i difensori Vincenzo Esposito e Lorenzo Amoruso, i centrocampisti Gianluca Pessotto e Fabio Gallo e l’attaccante Massimiliano Cappellini. Molti si sono persi, in primis Libero Daniele Manfredi, che smise a soli 21 anni. Il ct era Comunardo Niccolai, celebre per le rovesciate, da difensore.

Il quadro degli ottavi, in Brasile 2019. Angola-Corea del Sud 0-1, Nigeria-Paesi Bassi 1-3, Giappone-Messico 0-2, Spagna-Senegal 2-1, Brasile-Cile 3-2, Francia-Australia 4-0. Nella notte si disputerà Paraguay-Argentina.

I quarti: domenica: alle 20,30 Olanda-Paraguay/Argentina, a mezzanotte Corea del Sud-Messico; lunedì, alle 20,30 Spagna-Francia, alle 24 Brasile-Italia.

Italia-Ecuador 1-0: 32' st Oristanio.
Italia (4-3-1-2): Molla (Bologna); Lamanna (Cremonese), Dalle Mura (Fiorentina), Pirola (Inter), Ruggeri (Atalanta); Brentan (Sampdoria) (23’ st Boscolo Inter), Panada (Atalanta), Udogie (Verona); Tongya (Juventus); Cudrig (Monaco) (1’ st Oristano, Inter), Gnonto (Inter) (34’ st Barbieri, Novara). All. Nunziata.
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